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    Milan, Diaz e un gol per il futuro: i piani di Maldini e l'idea del Real

    Milan, Diaz e un gol per il futuro: i piani di Maldini e l'idea del Real

    • Federico Albrizio
    Un gol per illuminare San Siro nella notte più prestigiosa, un gol per il futuro. E' stata una serata magica per Brahim Diaz, decisivo nella vittoria del Milan sul Tottenham nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Un guizzo, un colpo di testa in tuffo, non esattamente la specialità della casa. Non la giocata più brillante all'interno della gara, ma ancora una volta decisiva. E' l'uomo dei gol pesanti, ma se Pioli decide quasi sempre di affidarsi a lui non è solo per questo. E' un nuovo Brahim quello che si sta vedendo in questa stagione, più presente, solido e scaltro. Uno di quei giocatori a cui gli allenatori tendono a non rinunciare, specie se chi dovrebbe scalzarlo fatica a inserirlo, ma arrivati alla terza stagione in prestito in rossonero si avvicina il momento delle decisioni. Restare a Milano è un'opzione, ma apre ragionamenti a più ampio raggio: la gestione del futuro di Diaz può cambiare i piani per un intero pacchetto di giocatori.

    TREQUARTI PIENA - Diaz, Adli e De Ketelaere, una poltrona per tre semicitando liberamente il film che accompagna ogni Natale. Il roster dei trequartisti è sovraffollato e chiaramente in estate sarà oggetto di riflessioni importanti. Il belga è inevitabilmente il più blindato del gruppo, perché nonostante non si sia ancora sbloccato in campo la fiducia del Milan resta immutata, anche per l'importante investimento fatto la scorsa estate per strapparlo al Bruges. Decisamente più a rischio Adli, fuori dalle scelte di Pioli e per il quale già a gennaio era stata presa in considerazione la possibilità di un'uscita per trovare minutaggio. Brahim diventa l'ago della bilancia per possibili nuovi innesti e non a caso anche la candidatura di un giocatore come Aouar, in scadenza di contratto con il Lione, è stata recepita ma subordinata a quello che sarà il futuro dello spagnolo. Ma non solo, il tutto si lega a quello che potrà essere il prossimo sviluppo del progetto tecnico rossonero, il cambio di modulo operato oggi da Pioli ha già cambiato gli equilibri e può preludere a ulteriori novità che potrebbero cambiare ulteriormente i requisiti per i trequartisti/seconde punte.

    PRESTO SE NE PARLERA' - Ragionamenti diffusi che saranno portati avanti dall'area tecnica nel corso delle prossime settimane, ma a prescindere da questi presto dovrà entrare nel vivo il discorso personale su Brahim Diaz. Più maturo e completo si è detto, dettagli che fanno felice il Milan ma allo stesso tempo anche il Real Madrid, che non esclude anche la possibilità di riportare a casa il 23enne. Questa volta, però, con un ruolo più importante e in questo senso va letta anche l'ipotesi rilanciata da Relevo di un possibile rinnovo, con la scadenza del contratto portata al 2027 e un importante ritocco dell'ingaggio. L'idea dei blancos prende forma, quella del Diavolo? Il Milan non esclude affatto l'opportunità di trattenere a titolo definitivo Diaz, rivedendo tuttavia le condizioni per far sì che questo scenario possa realizzarsi. I 22 milioni di euro previsti nell'accordo stipulato con il Real (che si è riservato comunque l'ultima parola) sono troppi visti anche gli investimenti su De Ketelaere e inciderebbero in maniera eccessiva sul budget della prossima stagione, al netto delle variabili (piazzamento in campionato e percorso Champions) che possono farlo oscillare. Nei piani di Maldini c'era l'idea di avviare i dialoghi con le merengues una volta archiviato il mercato invernale per provare a rinegoziare la cifra e ottenere uno sconto. Perché Brahim è un pezzo importante nello scacchiere di Pioli e alle giuste condizioni può essere una risorsa preziosa per il futuro. Discorsi pronti a partire, intanto Diaz manda segnali sul campo: un gol pesante, per le ambizioni europee e per il futuro.

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