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    Deulofeu manda un messaggio ai cinesi

    Deulofeu manda un messaggio ai cinesi

    • Daniele Longo
    Il Milan sfata il tabù Mapei Stadium, superando per la prima volta in Serie A il Sassuolo in trasferta. Protagonista, ancora una volta, è stato Gerard Deulofeu. Il suo nome non figura tra i marcatori, è vero, ma la sua presenza è stata una costante minaccia per la retroguardia neroverde.

    CHE SPIRITO - 'Geri', come lo chiamano i compagni, non conosce soste. Sempre utilizzato fino in fondo da Montella, nonostante nell'ultimo anno abbia visto più la panchina che il campo all'Everton. Nel primo tempo tutta la produzione offensiva del Milan è partita dai suoi piedi e solo due interventi prodigiosi di Consigli gli hanno negato la gioia del secondo gol consecutivo in campionato. Quel che sorprende è la mentalità con la quale si è calato in questa nuova avventura: basta rivedere i due recuperi, nel finale di gara, su Gazzola lanciato in contropiede. Spesso etichettato come individualista e narciso, al Milan si sta riscoprendo sempre più uomo-squadra. Non tira mai indietro la gamba, un segnale che viene recepito bene all'interno del gruppo rossonero.

    MESSAGGIO AI CINESI - Qualitativamente sta dimostrando di avere i numeri giusti per lasciare il segno. Salta l'uomo, manda in porta i  compagni (vedi Suso in due occasioni) e vede la porta. Ha grandi margini di miglioramento, essendo solo un classe 1994. Con questo tipo di atteggiamento e prestazioni, implicitamente, sta mandando un segnale anche ai cinesi: questa nuova versione di Deulofeu merita un investimento importante. 

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