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Milan, cresce la tensione attorno a Lopetegui: cosa sta succedendo
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Sono giorni di grande attesa, carichi di tensione e di nervosismo in casa Milan, perché sono quelli che accompagnano il momento di una decisione tutt’altro che banale: quella che partorirà il nome del successore di Stefano Pioli sulla panchina rossonera. Una ricerca che parte da lontano, perché soprattutto nella prima metà di stagione - caratterizzata da cattivi risultati costati carissimo nella corsa al tricolore e l’eliminazione dalla Champions League, ed una sequenza impressionante di infortuni - i dubbi circa l’operato del tecnico emiliano sono stati molti. Alimentati in maniera definitiva dai 10 giorni terribili in questo mese di aprile che hanno portato all’uscita di scena dall’ultimo obiettivo stagionale, l’Europa League, e all’ennesima sconfitta in un derby, con tanto di smacco per la conquista del ventesimo Scudetto dell’Inter nell’occasione. Una ricerca che negli ultimi mesi è stata rivolta a diversi profili e che ha mantenuto il focus principalmente sul nome di Julen Lopetegui.
LA CURVA SUD CONTESTA
L'ECO DELLA RIVOLTA - Un nome capace in poche ore di scatenare una vera e propria rivolta nel tifo rossonero, con tanto di presa di posizione ufficiale da parte degli esponenti della Curva Sud - e domenica il Milan riceve il Genoa a San Siro in un clima che si preannuncia tutt’altro che idilliaco - e di una petizione on-line che ha indotto qualcosa come 10.000 persone ad esprimere il proprio dissenso verso l’ex allenatore di Spagna, Real Madrid, Siviglia e Wolverhampton. L’eco della rivolta è ovviamente arrivato a Casa Milan, attento a quella che è la risposta, inequivocabile, arrivata dalla piazza ma che al tempo stesso deve tenere in considerazione principalmente quelle che sono le logiche interne ed i ragionamenti che hanno portato ad inserire la candidatura di Lopetegui in un novero che comprende pure le opzioni alternative rappresentate dall’ex Roma Paulo Fonseca, in scadenza di contratto col Lille a fine giugno, e da Mark van Bommel, anche lui dato in uscita dall’Anversa alla conclusione della stagione. Anche con loro ci sono stati sondaggi e contatti e tutti passeranno nei prossimi giorni al vaglio definitivo del gruppo di lavoro composto da Geoffrey Moncada, Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani, che riferirà al patron Gerry Cardinale, chiamato ad esprimere il voto decisivo.
I CONSIGLI PER GLI ACQUISTI DI LOPETEGUI
GIORNI DECISIVI - Con Lopetegui le chiacchierate sono state molteplici e anche concrete, visto che si è discusso del possibile contratto su base triennale e indicativamente della direzione nella quale dovrà andare il prossimo calciomercato estivo. Un mercato che, per bocca dell’ad Furlani, sarà di completamento del lavoro svolto un’estate fa e che, secondo le valutazioni del tecnico spagnolo, dovrà andare a toccare il reparto difensivo (un nuovo centrale ed un terzino destro), quello di centrocampo con un calciatore di maggiore contenimento rispetto a quelli attualmente in rosa e una punta centrale. Il fatto che si sia parlato, e tanto ed in modo così circostanziato, non significa automaticamente che l’affare sia fatto e che Lopetegui sarà al 100% l’erede di Pioli sulla panchina del Milan. Le valutazioni proseguono e sul piatto si mette tutto, anche la risposta poco entusiastica da parte del popolo rossonero. Si entra nella fase clou del processo decisionale e crescono le fibrillazioni: il Diavolo spera infatti di concludere questa settimana con una linea chiara e decisa su chi sarà il suo prossimo allenatore.
LA CURVA SUD CONTESTA
L'ECO DELLA RIVOLTA - Un nome capace in poche ore di scatenare una vera e propria rivolta nel tifo rossonero, con tanto di presa di posizione ufficiale da parte degli esponenti della Curva Sud - e domenica il Milan riceve il Genoa a San Siro in un clima che si preannuncia tutt’altro che idilliaco - e di una petizione on-line che ha indotto qualcosa come 10.000 persone ad esprimere il proprio dissenso verso l’ex allenatore di Spagna, Real Madrid, Siviglia e Wolverhampton. L’eco della rivolta è ovviamente arrivato a Casa Milan, attento a quella che è la risposta, inequivocabile, arrivata dalla piazza ma che al tempo stesso deve tenere in considerazione principalmente quelle che sono le logiche interne ed i ragionamenti che hanno portato ad inserire la candidatura di Lopetegui in un novero che comprende pure le opzioni alternative rappresentate dall’ex Roma Paulo Fonseca, in scadenza di contratto col Lille a fine giugno, e da Mark van Bommel, anche lui dato in uscita dall’Anversa alla conclusione della stagione. Anche con loro ci sono stati sondaggi e contatti e tutti passeranno nei prossimi giorni al vaglio definitivo del gruppo di lavoro composto da Geoffrey Moncada, Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani, che riferirà al patron Gerry Cardinale, chiamato ad esprimere il voto decisivo.
I CONSIGLI PER GLI ACQUISTI DI LOPETEGUI
GIORNI DECISIVI - Con Lopetegui le chiacchierate sono state molteplici e anche concrete, visto che si è discusso del possibile contratto su base triennale e indicativamente della direzione nella quale dovrà andare il prossimo calciomercato estivo. Un mercato che, per bocca dell’ad Furlani, sarà di completamento del lavoro svolto un’estate fa e che, secondo le valutazioni del tecnico spagnolo, dovrà andare a toccare il reparto difensivo (un nuovo centrale ed un terzino destro), quello di centrocampo con un calciatore di maggiore contenimento rispetto a quelli attualmente in rosa e una punta centrale. Il fatto che si sia parlato, e tanto ed in modo così circostanziato, non significa automaticamente che l’affare sia fatto e che Lopetegui sarà al 100% l’erede di Pioli sulla panchina del Milan. Le valutazioni proseguono e sul piatto si mette tutto, anche la risposta poco entusiastica da parte del popolo rossonero. Si entra nella fase clou del processo decisionale e crescono le fibrillazioni: il Diavolo spera infatti di concludere questa settimana con una linea chiara e decisa su chi sarà il suo prossimo allenatore.