Calciomercato.com

  • Milan, Conceicao: "Theo Hernandez patrimonio del club". E smentisce la lite con Pulisic

    Milan, Conceicao: "Theo Hernandez patrimonio del club". E smentisce la lite con Pulisic

    • Federico Albrizio
    Il Milan ha detto addio anche alla Champions League e ora si rituffa sul campionato con una missione: continuare la rincorsa al quarto posto in campionato.

    Nella 26esima giornata di Serie A, i rossoneri fanno visita al Torino e alla vigilia della partita Sergio Conceiçao, tecnico milanista, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida: le sue dichiarazioni.

    LA LITE CON PULISIC - Dopo la smentita di Christian Pulisic alla notizia di un possibile litigio con Conceiçao (Non ho mai litigato con il Mister e non ho mai chiesto di andare via. Io sto benissimo al Milan e voglio continuare a vestire questa maglia. Leggere queste bugie è inaccettabile, ma continuiamo a rimanere tutti uniti e a lottare insieme sul campo, per il Club e per i nostri tifosi"), anche l'allenatore portoghese ha voluto smentire la notizia poco prima della conferenza stampa: off records, Conceiçao ha fatto riferimento alle ultime notizie sul rapporto con i giocatori e ha ribadito che sono bugie e falsità, compreso il presunto litigio che avrebbe avuto con Pulisic.

    Milan, Conceicao:

    TORINO DECISIVA PER CONCENTRARSI SOLO SUL CAMPIONATO? - "E' una gara importante contro un avversario difficile che nel 2025 ha perso solo contro il Bologna. E' una trasferta complicata per il Milan, ho visto i risultati degli ultimi anni. La nostra finale di Champions League è domani".

    COME STA LA SQUADRA - "Nel calcio c'è il bene e il male. E dopo ogni partita si ricomincia e il lavoro per la prossima partita. L'eliminazione ci è costata tanto e il giorno dopo è stato duro. Oggi ho visto il gruppo veramente concentrato. Sapevamo di essere più forti del Feyenoord, avevamo preparato bene la partita, poi per episodi e dettagli abbiamo perso. Avevo detto che il calcio è semplice: fare gol e non prenderli. Ma dentro questa semplicità c'è la complessità del calcio affinché diventi semplice, serve tanto a lavoro a vari livelli. E' importante prendere questi dettagli e far evolvere i giocatori in questi dettagli: io comincio a vedere una evoluzione interessante e l'ultima partita mi ha dato questa risposta. Tempo non c'è, anche per colpa nostra, perché potevamo essere agli ottavi. Ora pensiamo al quarto posto e alla Coppa Italia. Ho visto i ragazzi bene, oggi molto molto bene".

    THEO HERNANDEZ - "Punizione o non serve? Non mi piace parlare del colore dei suoi capelli: per me neri, bianchi o gialli è uguale, basta che siano professionisti e diano tutto. Su di lui ho parlato a fine partita. E' un patrimonio del club, ha dato tanta gioia ai tifosi in altri momenti. Sa di aver fatto qualcosa che ha messo la squadra in difficoltà, ne abbiamo già parlato all'interno dello spogliatoio. Anche io ho fatto tanti errori. E' un giocatore disponibile per giocare domani come gli altri 22".

    PERCHE' JOAO FELIX NON E' STATO TOLTO? - "E' un'opzione mia, sono pagato per scegliere. Dopo le prime due sostituzioni, eravamo pari nel risultato complessivo. C'era la partita che vedevo. Gimenez ha avuto qualche problema nelle ultime settimane ed era molto molto stanco. C'era la possibilità di mettere Abraham o di far giocare Joao Felix: io ho optato per la seconda. Col senno di poi siamo tutti grandissimi allenatori: io vinco tutte le partite a fine partita".

    COME STANNO I GIOCATORI - "Walker non è disponibile domani. Le mie scelte dipenderanno dalle condizioni di ogni singolo giocatore. Pulisic non ha i 90' nelle gambe, Gimenez è in crescita ma non è ancora al top. Quando sono arrivato diversi giocatori infortunati o in difficoltà. Alcuni come Loftus-Cheek non sono ancora rientrati. Da quando sono qui abbiamo giocato ogni tre giorni, quindi non è facile gestire la situazione. Da fuori a volte le scelte che faccio non sembrano giuste, ma tocca a me prenderle".

    IL TORINO - "Hanno giocatori molto interessanti, come Ricci per esempio. Nell'approccio che hanno ogni partita vedo sempre una squadra che ha voglia di ottenere un risultato positivo. Quindi bisogna stare al massimo. Dobbiamo prendere in mano noi la partita".

    LA SFIDA E' TRASFORMARE LA NEGATIVITA' IN COSE POSITIVE? - "Io non sono uno che fa la calcolatrice, non mi va di pensare a fine campionato. Vivo le cose ogni giorno con grandissima intensità. Porto il lavoro a casa e la mia famiglia non è contenta, ma è così. Non faccio sempre le cose bene, ma lavoriamo in maniera molto appassionata ogni giorno. Abbiamo preparato ieri l'allenamento di oggi, abbiamo fatto i video: questa è la mia preoccupazione. Oggi sono 31 anni che mia madre è morta, avevo 18 anni e avevo perso mio padre da due: se queste del calcio sono le difficoltà, non ho paura di niente. E allora vado avanti per la mia strada".

    CHI HA PARLATO DELLA SQUADRA? - "A me piace quando i giocatori si dicono quello che pensano. Sei un vero amico se dici al compagno quello che pensi, questa verità ci deve essere tra di loro. E crescono anche sotto questo punto. Preferisco una brutta cosa, ma vera, che una bella cosa che nasconde un problema".

    PROBLEMI DEL MILAN - "Parliamo tutti i giorni alla squadra e lavoriamo su questi punti che sono essenziali".

    I QUATTRO DAVANTI POSSONO GIOCARE INSIEME? - "E' proprio quello che vogliamo noi, che voglio io per la squadra. Da questo punto di vista stiamo crescendo, non siamo al top ma stiamo molto meglio. Questo mi dà fiducia per andare avanti e stare più alti nel recuperare palla, aggressività per non permettere all'avversario di arrivare alla nostra porta. Anche nelle partite precedenti abbiamo lavorato su questo, dirò una cosa banale ma voglio una squadra corta, compatta e alta. Penso che possiamo fare questo tipo di gioco, sempre con un equilibrio importante, sapere di dover andare a prendere gli avversari alti ma che abbiamo una porta da difendere. E' tutto collegato, fase offensiva e difensiva".

    Commenti

    (74)

    Scrivi il tuo commento

    Graziano Mannari
    Graziano Mannari

    Dead man walking

    • 0
    • 0

    Altre Notizie