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    Milan con il 4-4-2: sorride Bonaventura

    Milan con il 4-4-2: sorride Bonaventura

    Le due sconfitte consecutive rimediate contro Genoa e Napoli hanno sollevato dubbi non solo sulla qualità della rosa del Milan ma anche sulla questione tattica: il 4-3-1-2 non ha convinto in queste prime sette giornate e dopo le recenti debacle Sinisa Mihajlovic sta meditando di abbandonare il rombo e passare al 4-4-2 in linea.

    SORRIDE JACK - Chi può trovare giovamento da questo cambio di modulo è Giacomo Bonaventura: il numero 28 è stato finora impiegato come interno sinistro e come trequartista, ma non è riuscito in nessuno dei due ruoli ad esprimersi ai livelli della scorsa stagione, incassando anche il rimprovero da parte di Mihajlovic per la sua tendenza ad allargarsi troppo sulla fascia. Quel che è emerso dalle ultime partite è proprio questo: la corsia esterna è il terreno di caccia ideale per Jack, pronto a tornare in quella posizione che lo aveva lanciato ai tempi dell'Atalanta. A certificare questo pensiero ci ha pensato il ct Antonio Conte, che ha convocato in Nazionale Bonaventura come esterno d'attacco al posto dell'infortunato Insigne. Il Milan ha quindi già pronto in casa il suo esterno sinistro, ma guardando al resto della rosa Mihajlovic ha davanti un vero e proprio rompicapo: non ci sono altri esterni naturali a disposizione.

    ADATTATI - In assenza di un giocatore di ruolo da piazzare sulla corsia di destra, per passare al 4-4-2 il tecnico serbo sarà costretto a trovare una soluzione adattata e i principali indiziati sono quattro. Il primo è Juraj Kucka, candidato numero visto che ha già provato il ruolo in questa stagione: per alcuni tratti del derby infatti il Milan si è disposto con il centrocampo in linea e lo slovacco ha ben figurato sulla destra, duellando alla pari con il diretto avversario Kondogbia; Kucka è però un centrale di centrocampo di natura, non mancano dubbi sul suo rendimento alla lunga sulla fascia. Subito dietro all'ex Genoa si trova Andrea Poli: considerato finora da Mihajlovic un giocatore fondamentale a partita in corso per il suo dinamismo, il numero 16 è in grado appunto di garantire intensità nella doppia fase e per questo è forse il più adatto per caratteristiche tecniche ad essere schierato sulla destra. Più indietro invece Suso e Keisuke Honda: i due offrono più soluzioni in fase offensiva, ma pagano dazio in copertura e Mihajlovic teme di far perdere così equilibrio alla squadra; per il giapponese inoltre da valutare se saranno presi provvedimenti per le sue recenti dichiarazioni. Apparentemente tagliato fuori Alessio Cerci: il giocatore in prestito dall'Atletico Madrid non offre garanzie in fase di non possesso e nelle poche chance avute finora non ha inciso davanti, retrocedendo nelle gerarchie di Mihajlovic che lo considera solo una soluzione per le rotazioni in attacco. Il Milan è pronto dunque a cambiare pelle contro il Torino, Mihajlovic avrà 10 giorni a disposizione per capire se il 4-4-2 possa essere la panacea ai mali rossoneri e quali possano essere i giusti interpreti del modulo.

    Federico Albrizio
    @Albri_Fede90

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