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    Milan, Colombo è già un rimpianto: la scelta in estate e l'idea per l'anno prossimo

    Milan, Colombo è già un rimpianto: la scelta in estate e l'idea per l'anno prossimo

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    Sarà forse un caso, ma nella stessa giornata in cui il Milan crolla a San Siro contro l'Udinese - confermando il momento di difficoltà aperto dalla sconfitta con la Juve e proseguito con il pesante passivo in casa del PSG e l'occasione sfumata di Napoli - chi invece in maniera opposta si fa notare con prestazioni maiuscole è Lorenzo Colombo, giovane attaccante di proprietà rossonera, ceduto in estate al Monza. La sua doppietta decide la sfida del pomeriggio contro il Verona, riportando d'attualità la questione legata al suo trasferimento. Le difficoltà del Milan nel trovare certezze in zona gol spingono la dirigenza a domandarsi se la scelta di mandare il ragazzo in prestito all'insegna del "fare esperienza" sia stata la decisione migliore.

    COLOMBO VOLA - I numeri di Colombo in Serie A parlano di un attaccante in costante crescita, che nelle ultime due stagioni ha saputo mettere in fila, quando chiamato in causa, ottime prestazioni. Non a caso si tratta del secondo giocatore più giovane ad aver messo in fila almeno 7 gol nelle ultime due edizioni della Serie A: a guidare questa speciale classifica è Rasmus Hojlund, classe 2003, che nell'unica esperienza in Serie A con l'Atalanta ha messo a segno 9 sigilli. Dietro di lui, ecco il 2002 Colombo, (con 7 gol di cui 4 in maglia Lecce e 3 col Monza), seguito da Lazar Samardzic, anche lui 2002 e anche lui a segno 7 volte, ma più vecchio di un mese rispetto all'ex Milan. Khvicha Kvaratskhelia (2001) poi è quarto, mentre Cyril Ngonge (2000) è quinto. Dati che confermano un trend di crescita graduale che sta portando Colombo ad affermarsi tra i migliori giovani prospetti italiani in attacco, grazia anche a quella fisicità che aveva portato Zlatan Ibrahimovic (sua ispirazione da bambino insieme a Batistuta) a soprannominarlo "Hulk", per la sua attenzione al lavoro in palestra.

    CRISI IN ATTACCO - Intanto l'attacco del Milan, che vede in Olivier Giroud il suo elemento più prolifico con 6 gol, stenta a prendere il volo e si dimostra in un momento di difficoltà. La prestazione dell'accoppiata Giroud-Jovic contro l'Udinese è l'emblema di un reparto che - mettendoci anche la lunga astinenza di Leao - non riesce a dare le risposte sperate. Il serbo, arrivato all'ultimo respiro del mercato, non si è ancora sbloccato con i rossoneri, mentre il portoghese non segna da Milan-Verona del 23 settembre. Se si pensa poi a Okafor - preso come il vice-Leao, ma schierato anche come punta in assenza di Giroud - anche lui non è riuscito a pungere nei 45 minuti a sua disposizione contro l'Udinese e dopo i due squilli contro Cagliari e Lazio, non è più tornato a timbrare il cartellino.

    FUTURO? - Gli indizi fanno pensare che Colombo alla fine della sua stagione a Monza, possa tornare con forza tra le alternative che Furlani e Moncada valuteranno quando si troveranno a dover assemblare l'attacco del Milan. Il suo contratto con i rossoneri è infatti stato prolungato proprio quest'estate in occasione del prestito, portando la scadenza al 2028. Per lui, che al Milan ci è cresciuto militando nel settore giovanile, sicuramente tornare a Milanello e farlo per ricoprire un ruolo da protagonista è un obiettivo in agenda. Un obiettivo che si fa verosimile alla luce delle buone prestazioni col Monza, ma che dipenderà molto dalle scelte che il club farà nel prossimo futuro. Intanto però, Colombo i suoi segnali li sta mandando.

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