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    Milan-cinesi, tensione alle stelle

    Milan-cinesi, tensione alle stelle

    Silvio Berlusconi non ha ancora detto sì. Sono giorni cruciali per il futuro societario del Milan, l'interesse della cordata cinese è forte. Berlusconi deve dare l'ok all'esclusiva della trattativa, che poi durerà un mese. Un ok che era atteso per mercoledì e non è ancora arrivato. Dovrebbe quindi slittare tutto alla prossima settimana, 

    CINESI IRRITATI - Berlusconi sembra intenzionato a dire sì, ma la comunicazione tanto attesa non è ancora arrivata, facendo così innervosire la cordata. Il consorzio cinese è irritato perché non ha ricevuto risposte da Fininvest, nonostante le rassicurazioni iniziali. Tutto è nelle mani di Silvio Berlusconi, perché le basi della trattativa sono già state gettate, i discorsi sono iniziati. Dopo la firma per l'esclusiva, il Milan non potrà più trattare con altre cordate. Berlusconi ha ancora dei dubbi perché non vuole uscire completamente dalla società rossonera, non se la sente. Così facendo, però, rischia che salti la trattativa con la cordata cinese. La tensione è alle stelle. La valutazione del Milan è inferiore rispetto alla trattativa con Mr. Bee, ma bisogna ancora affrontare il discorso della maggioranza delle quote. Soltanto dopo la decisione di Berlusconi si potrà sapere con precisione l'identità di ogni azionista pronto a investire nel Milan, per ora le informazioni sono ancora lacunose. 

    IL PARERE DELLA FAMIGLIA - Silvio Berlusconi attende un dossier completo per dare l'ok alla trattativa in esclusiva e non vincolante con la cordata cinese interessata al 70% del Milan. Sul destino del club, in questi giorni si sono allineati i due rami della sua famiglia: i figli al vertice di Fininvest e Mediaset, Marina e Piersilvio, da tempo vedono di buon occhio la cessione e sull'altro fronte familiare, anche l'ad rossonero Barbara lo scorso fine settimana avrebbe consigliato al padre di vendere, se lui e la Fininvest riceveranno garanzie sulla solidità dei potenziali soci. L'eventuale via libera al patto di esclusiva di un mese con i cinesi sarà comunque solo un primo passo, senza vincoli particolari, verso la vendita. Berlusconi aspetta il dossier completo della holding di famiglia proprietaria del Milan, che prosegue con la controparte il lavoro per definire alcuni aspetti sensibili, fra cui alcuni dettagli riguardanti la composizione e le garanzie finanziarie della cordata, rappresentata dall'italoamericano Sal Galatioto.
     

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