Perché la Juventus vuole vendere Vlahovic già a gennaio e si parla di Chiesa bis
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VLAHOVIC AL CENTRO? - Il problema per i bianconeri è che anche la stagione del serbo è più negativa che positiva, fino a questo momento. I numeri sono ancora dalla sua parte ma l’indice di gradimento per l’ex Fiorentina di tifosi, critica e ora anche della società è in ribasso. Insomma, anche in vista del futuro, la centralità di Dusan Vlahovic nel progetto juventino è sempre più relativa. Il motivo è sì tattico – il serbo non è il prototipo di bomber che fa impazzire Thiago Motta, con il quale i rapporti poi sono stati e sono altalenanti – ma soprattutto economico.
LA STRATEGIA - La storia è nota: il suo contratto è in scadenza nel giugno del 2026 e impatta fortemente sulle casse bianconere. Guadagna infatti 12 milioni di euro netti, circa 23 al lordo non beneficiando dei vantaggi del Decreto Crescita, in un momento storico nel quale la società sta cercando di tagliare quanto più possibile il monte ingaggi e non solo. Nel nuovo piano industriale imposto dalla famiglia Elkann infatti uno dei punti focali è quello della riduzione dei costi su base annua. E il giocatore che più impatta a bilancio sia a livello di costo salariale che di ammortamento è proprio Vlahovic.
NUMERI - Acquistato nel gennaio 2022 dalla Fiorentina per una cifra che ha sforato gli 85 milioni di euro, a oggi pesa a bilancio per meno della metà e, per la giusta cifra, la Juve non si farebbe troppi problemi a farlo partire. La quota ammortamento su base annua per lui è di 19 milioni di euro: il suo valore residuo a bilancio al 31 dicembre 2024 è stato di circa 29,5 milioni di euro e scenderà a 19 milioni circa al 30 giugno 2025. Insomma, serve venderlo e venderlo bene per non generare pesanti minusvalenze.
RINNOVO - Anche perché i discorsi per il rinnovo sono in stallo. Difficile raggiungere un nuovo accordo: se ne riparlerà soltanto a febbraio, quando è previsto un nuovo incontro tra Giuntoli e l'agente del giocatore. "I rapporti sono straordinari. Ha ancora un anno di contratto, ci vedremo dopo il mercato. C’è ancora tempo di sistemare le cose e andare avanti nel miglior modo possibile", aveva detto l’ex Carpi e Napoli. L’accordo è complicato perché l’attaccante non vuole accontentarsi di cifre inferiori che però lo stesso club fatica a riproporgli. La Juventus vorrebbe abbassargli l'ingaggio fisso sfruttando i bonus per tenerlo comunque alto o riprovare a spalmarglielo su più anni. Il rischio da evitare ma che resta concreto è quello di un Chiesa bis con un giocatore ormai palesemente fuori progetto tecnico, messo ai margini e svenduto per non perderlo a zero.
Commenti
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Andava venduto l'estate scorsa! non vuole rinnovare al ribasso indi per cui doveva essere venduto...