Milan cinese: solo quattro investitori
Meno investitori più coinvolti per il nuovo Milan cinese. Secondo il Corriere della Sera, viene ridotta a 4 soggetti la lista che sarà presentata a Fininvest. Il piano: affari commerciali in Cina, poi la quotazione in Borsa. Marco Fassone ha iniziato il suo viaggio in Cina per incontrare sponsor interessati a finanziare il progetto del club rossonero: maggiori saranno le entrate dal settore commerciale, maggiore sarà la disponibilità economica per il mercato di gennaio. Il closing sarà completato entro la fine di novembre, magari qualche giorno dopo il derby del 20.
Sempre il Corriere della Sera rivela un retroscena sul ribaltone della scorsa estate, quando la prima cordata di cinesi si è vista soffiare il Milan da sotto al naso a un passo dalla chiusura dell'accordo. I primi a muoversi erano stati Sal Galatioto, l'advisor che in Usa si era già occupato di acquisizioni di società sportive, e Nicholas Gancikoff, suo referente in Europa, indicato come probabile ad del Milan. I due erano riusciti a raccogliere una serie di investitori, il cuore della prima cordata, che necessitava però di ingrandirsi. Ma, quando Yhonghong e gli altri hanno mostrato il loro interesse a entrare nell'affare, si sono sentiti chiedere di pagare delle commissioni. Così si è consumata la rottura: non ci sono stati e hanno pensato di fare da soli, cambiando advisor. Appena scaduta l'esclusiva con Fininvest (che Gancikoff avrebbe dovuto rinnovare subito ma andava fatta firmare a tutti gli investitori ormai disuniti) la nuova cordata ne ha approfittato e in una settimana è riuscita a mettere assieme i 100 milioni necessari per firmare il preliminare, individuando come proprio uomo Fassone che poteva agire subito. E così diventeranno i futuri proprietari del Milan.
