Milan, causa di Elliott a Blue Skye: sequestrati 3 milioni a Rossoneri Sport
DOCUMENTI FUORVIANTI - Come emerge dalla causa presentata in Lussemburgo, secondo Elliott Blue Skye ha formulato accuse calunniose e diffamatorie al fine di ottenere concessioni superiori ai suoi diritti contrattuali. Secondo le accuse del fondo, questi si configurano come reati di ricatto ed estorsione. Inoltre, sempre secondo il fondo statunitense, Blue Skye avrebbe depositato consapevolmente documenti fuorvianti avviando procedimenti con l’intento di ingannare i giudici lussemburghesi al fine di ottenere una decisione a suo favore. Decisione che – secondo Elliott – non avrebbe ottenuto altrimenti.
Come riporta Calcio e Finanza ai documenti emergono inoltre accuse di violazioni dei doveri fiduciari nei confronti di Giovanni Caslini (in passato nel board di Rossoneri Sport Investment, veicolo che controllava il Milan e il cui 100% era controllato a sua volta da Project Redblack, della quale il 4,27% era nelle mani di Blue Skye) e nei confronti dei managing partner di Blue Skye, Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo. In una dichiarazione resa a Reuters, Blue Skye ha definito la richiesta di Elliott «un’azione unilaterale infondata» e un «tentativo di aggirare» i procedimenti legali pendenti avviati da Blue Skye. A seguito della cessione del Milan a RedBird, Blue Skye aveva accusato Elliott di violare i suoi diritti impegnandosi in diversi mesi di trattative «a porte chiuse» per vendere alla società di Gerry Cardinale. Elliott, che ha rilevato il club italiano nel 2018, ha definito a più riprese le azioni legali di Blue Skye «frivole e vessatorie», ritenendo che non abbiano alcuna base ragionevole in fatto o in diritto.