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    Inter, Sommer: 'Mai avuto paura di non venire. Qui il derby unico al mondo, ho un metodo per fermare il Milan'

    Inter, Sommer: 'Mai avuto paura di non venire. Qui il derby unico al mondo, ho un metodo per fermare il Milan'

    Portiere, musicista e cuoco. In un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport alla vigilia del derby, il nuovo portiere dell'Inter Yann Sommer racconta le sue prime sensazioni in nerazzurro e le passioni extra campo: "Ho scelto l'Inter per tradizione, forza ed eccellenza. Quando ho fatto questa scelta ho considerato il tecnico, l’allenatore dei portieri, lo stile di gioco, lo stadio, i tifosi, la vita in città per la mia famiglia. Ho capito che questo era il posto giusto per me".

    LA TRATTATIVA - "Non ho mai avuto paura di non venire, durante la trattativa ero molto sereno. Non so bene cosa sia successo tra i club, ma avevo fiducia".

    PORTIERI - "Prima mi piacevano Julio Cesar e Toldo; ma anche Onana ed Handanovic l’anno scorso. Qui hanno sempre cercato e trovato portieri forti coraggiosi: farò di tutto per essere all’altezza di questo passato. Con Handanovic e Onana non ci conosciamo, abbiamo solo giocato contro diverse volte. Loro hanno caratteristiche diverse, ma ognuno ha il suo stile. Per esempio a me, oltre a parare, piace giocare cercando la giusta soluzione per far iniziare l’azione dal basso. La decisione del portiere è decisiva per superare la prima linea avversaria".

    SAN SIRO - "C’è una diversa atmosfera e io lo amo già: è rumoroso, emozionante, divertente. Tutti quelli con cui avevo parlato prima, mi avevano detto che San Siro è uno stadio unico".

    DERBY - "Tutti i derby sono speciali, ce ne sono pure in Germania e Svizzera, ma questo è unico per lo spessore di entrambe le squadre, per il prestigio e l’importanza che ha per tutto il vostro Paese. Non vedo l’ora di giocare, sarà da brividi. Rodriguez, oggi al Torino, mi ha sempre parlato del derby di Milano".

    THURAM - "Marcus Thuram tutti l’hanno visto già: ha potenzialità da top mondiale e spero che faccia quel percorso là. Ha un fisico eccezionale unito a tecnica e, soprattutto, intelligenza. Che ti attacchi uno contro uno, che giochi di sponda con Lautaro o si fermi in area, è pericoloso per gli avversari. Anche la mentalità che gli ha dato il padre è importante, fuori dal campo è sempre sorridente e positivo".

    PAVARD - "Mi impressiona la sua completezza: non è solo il difensore che legge la situazione e marca l’uomo, ma riparte con la palla e vede la porta. A Monaco era più terzino e adesso magari farà il centrale in un modulo diverso, ma è comunque un bene avere giocatori capaci di fare tanti ruoli".

    LA DIFESA - "Mi sento protetto e sicuro. Da Bastoni a Darmian si muovono come una cosa sola, sono compatti e bravi nel cercare la posizione. È impressionante anche il loro linguaggio del corpo. È un bel vantaggio per un portiere".

    IL MILAN - "Temo tutti i loro attaccanti: da Leao a Pulisic. Adesso li sto studiando nel dettaglio, sono abituato a prepararmi con il preparatore al video per cercare di leggere tutte le possibilità in campo. Anche i rigori, lì è una sfida mentale oltre che tecnica».

    CHAMPIONS - "Si deve incastrare ogni elemento per andare in fondo: piccoli dettagli, la forma al momento giusto e pure un po’ di fortuna. L’anno scorso l’Inter ha giocato in maniera eccezionale e si è meritata la finale: ripetersi è possibile".

    CHITARRA - "Ho imparato a suonarla a 18 anni in un corso con un insegnante. L’ho fatto perché avevo bisogno di una passione diversa, di qualcosa da fare a casa per staccarmi dal mondo e rilassarmi. La mia chitarra è ancora in Germania, ma arriverà presto a Milano. Amo John Mayer e soprattutto Bruce Springsteen. Non sono ancora riuscito a vedere un suo show, se tornerà a San Siro ci sarò".

    CUCINA - "Anni fa avevo anche un blog, ma volevo far vedere cosa mangia uno sportivo di alto livello. Mi piace mangiar bene, assaggiare tutto... Diciamo che sono arrivato nel Paese giusto".

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