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  • Milan, Cardinale va in Arabia: incontro con PIF e altri potenziali investitori sfruttando il GP di Formula 1

    Milan, Cardinale va in Arabia: incontro con PIF e altri potenziali investitori sfruttando il GP di Formula 1

    • Redazione CM
    La proprietà ha smentito, ma la notizia continua a riprendere vigore con nuovi rumors. Il Milan o meglio il fondo RedBird capitanato dal patron Gerry Cardinale sta cercando investitori, o meglio addirittura dei soci che possano entrare con forza nella gestione del club e che possano farsi carico di tutto o parte del celebre vendor loan da 550 milioni di euro più interessi concesso da Elliott al momento della cessione della maggioranza del club e che è in scadenza nel 2025. E per farlo, questo sì non lo hanno negato né Cardinale, né Furlani, né Scaroni, si sta guardando a due mercati in particolare: quello nordamericano e quello arabo, con l'Arabia Saudita al centro delle discussioni. 

    LEGGI QUI - LA SMENTITA DI REDBIRD

    PIF O NO? - Nonostante le smentite che, come detto, in questi casi rafforzano la notizia, nel momento in cui 
    Cardinale si rivolge al mercato arabo non può non interloquire anche con i rappresentanti del fondo Pif, tra l'altro già proprietari del Newcastle. Contatti, c'è chi come Telecity li retrodata al 18 febbraio in un albergo di New York, chi invece li anticipa ulteriormente, però direttamente in Arabia Saudita. Che Cardinale abbia quantomeno pensato a Pif è inevitabile, che non sia l'unico potenziale investitore lo è altrettanto come sottolinea la Gazzetta dello Sport.

    LA FORMULA 1 COME VOLANO - Il prossimo weekend potrebbe darci nuove indicazioni perché molte attenzioni e soprattutto molti "capitali potenziali" per il mondo dello sport si riuniranno in un'unica città. Si tratta secondo Repubblica di Jedda, proprio in Arabia Saudita con l'occasione unica del Gran Premio di Formula 1 che si terrà in città. Cardinale sarà presente, Pif e altri potenziali "compratori" del pacchetto di minoranza del Milan anche.

    LO STADIO - Non c'è però solo il discorso vendor loan sul tavolo perché sì, quei soldi dovranno essere ridati ad Elliott senza se e senza ma. Tuttavia anche il discorso stadio a San Donato rientra fra i colloqui che RedBird sta portando avanti. Se ci sarà il via libera del comune all'impresa, anche la costruzione del nuovo impianto avrà bisogno di investitori e investimenti e con il club che acquisirebbe valore, avere in mano azioni societarie favorirebbe grosse operazioni a saldo positivo.

    E IL NEWCASTLE? - Resta da capire, nel caso in cui alla fine sia davvero il fondo sovrano PIF l'interlocutore prescelto, come reagirebbe la Uefa davanti al discorso delle doppie proprietà in un contesto di competizioni Uefa. Il caso RedBull con Salisburgo e Lipsia ha dato un segnale di svolta e di apertura, ma quello che ha riguardato proprio il Milan e il Tolosa ha invece spinto nella direzione opposta. Che la smentita di rito sia legata proprio a questo?

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