Milan, il dubbio di Capello: 'Non so se Ibrahimovic riuscirà a essere diplomatico. Pioli? Contano i risultati'
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Quando parlerà Ibra, Pioli si sentirà meno forte?
"Non so se ne sarà felice, ma Stefano sa meglio di tutti che al di là delle parole o dei ruoli, questo mestiere è fatto di risultati. Vanno ascoltate le parole di chi comanda, ovvio, ma alla fine più di tutto valgono le vittorie sul campo. E comunque con Maldini e Massara succedeva lo stesso, facevano parte della squadra e Pioli poteva usufruire della loro esperienza. Ibra non parlerà al posto dell’allenatore, non si permetterebbe mai di farlo".
I giocatori non rischiano di finire in secondo piano? "No, non penso. Ibra è il primo a sapere che in campo vanno loro, non quelli che da fuori parlano, stimolano, aiutano. Anzi, nessuno lo sa meglio di lui. Mercato? Potrà e dovrà deciderà su tutto. So che non sarà istintivo e che cercherà condivisione. Sulla scelta di un eventuale nuovo allenatore vanno considerati pro e contro: il tipo di squadra che gli metti a disposizione, le risorse che hai e gli obiettivi che ti poni. Oggi è difficile dirlo".