Milan, un mercato da sogno: ma quello di Berlusconi può essere un autogol
Niente progetto low cost, niente più parametri zeri, Montella dovrebbe avere a disposizione i rinforzi che chiede, senza dover contare le monetine nel portafoglio. L'asticella, da oggi, si è alzata, Tah, Musacchio, Paredes, Badelj, Pjaca, Pellé o Pavoletti non saranno gli unici profili da seguire, ora è lecito sognare in grande. Ma serve massima attenzione. Occorre muoversi a fari spenti e, soprattutto, in fretta. Le parole di Berlusconi ai quattro venti hanno confermato una disponibilità economica che il Milan non aveva da anni. Che inevitabilmente condizionerà tutti gli affari. Ora chi si siederà intorno a un tavolo a trattare con Galliani (confermato come unico referente del mercato) potrà giocare al rialzo. Bisogna scegliere gli obiettivi e andarli a prendere. Senza partecipare ad aste, senza arriva ad agosto con l'acqua alla gola, senza essere costretti a strapagare giocatori normali.