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Milan, Bonaventura: Miha ha il suo jolly
UOMO OVUNQUE - La prima uscita contro la Fiorentina aveva destato più di un dubbio: l'opaca prestazione contro la Viola aveva spaventato i tifosi, che temevano di non rivedere più il Jack che la scorsa stagione aveva entusiasmato e provato a trascinare in alto la squadra di Inzaghi. A quattro partite di distanza la situazione è completamente ribaltata: dopo la gara con l'Empoli Bonaventura si è man mano ripreso il Milan, conquistato definitivamente con i due gol consecutivi a Palermo (punizione a giro) e Udinese (incursione centrale). Il numero 28 si è adeguato volta per volta alle richieste di Mihajlovic, che lo ha impiegato sia come trequartista che, a causa dei tanti infortuni, come mezzala: rendimento al top in entrambi i casi e con il rientro di Bertolacci, che sta smaltendo il problema muscolare, per l'ex Atalanta si profila un ruolo ibrido. Già, perchè anche per Bertolacci è in cantiere una piccola rivoluzione tattica: Mihajlovic sta pensando di provare anche lui come trequartista, con l'input di scambiare continuamente la posizione con Bonaventura. Una soluzione che deve essere ancora studiata, ma che potrebbe garantire nuovi sbocchi alla manovra rossonera.
LEADER DI OGGI... E DI DOMANI - Jack ha conquistato i tifosi, la società e Mihajlovic e di fatto è oggi una delle colonne portanti della squadra: leader silenzioso nello spogliatoio, gode della stima dei compagni che affidano a lui anche palloni che scottano; a questo si aggiunge un'intesa che va sviluppandosi con gli attaccanti, soprattutto con Mario Balotelli che per caratteristiche riesce ad aprire spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Leader di oggi dunque, ma anche di domani: Bonaventura infatti ha un lungo contratto in essere con il Milan (fino al 2019) e il suo futuro parla solo rossonero, con la suggestiva ipotesi di portare avanti il rapporto fino a fine carriera, ipotesi ventilata dallo stesso giocatore. Il rinnovo non è ancora nei piani delle parti, ma l'alto rendimento di Bonaventura potrebbe portare a un incontro per ritoccare l'ingaggio da 1 milione di euro netto a stagione: una mossa per blindare ulteriormente quello che viene considerato una delle pietre angolari su cui fondare la costruzione di un nuovo Milan vincente.
Federico Albrizio
@Albri_Fede90