Milan, Boban tuona: 'Non sapevo fossimo in Corea del Nord! Hanno preso Rangnick a dicembre'
A nemmeno 24 ore dall'ufficialità del licenziamento per giusta causa, Zvonimir Boban risponde al Milan e, soprattutto, a Ivan Gazidis, amministratore delegato con cui il croato si è pesantemente scontrato nei giorni scorsi. Nella giornata di ieri è arrivato il comunicato della società che in merito alla risoluzione del contratto con effetto immediato per il ruolo di Chief Football Officer del Club. Intervendo a Il Giornale, l'ex dirigente spiega: "Non sapevo fossimo in Corea del Nord!". Tornando poi sulle dichiarazioni rilasciate la settimana scorsa alla Gazzetta dello Sport, vera goccia che ha fatto traboccare il vaso, Boban - dopo un confronto con legali e avvocati - è sicuro: "La mia intervista è legalmente ineccepibile, arrivata dopo tante domande di chiarimenti interni puntualmente ignorati". RANGNICK - Uno dei principali problemi alla base del divorzio è la scelta di Ivan Gazidis, che già da mesi ha scelto Ralf Rangnick come nuovo tecnico: "A dicembre hanno chiuso con lui. Posso augurargli tutto il bene possibile, ma me lo devono dire, merito di essere informato dell'iniziativa". Boban, poi, svela un retroscena in merito al mercato di gennaio, in cui Gazidis avrebbe dichiarato: "Non possiamo fare alcune scelte senza l'assenso del nuovo allenatore".