
Relevo - Milan: accordo per Astin Mbaye. Chi è il "fenomeno" del New Jersey: la formula e l'idolo rossonero
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MBAYE PER IL MILAN – Astin Mbaye è nato il 5 marzo 2009 e ha quindi 16 anni, appena compiuti. È un difensore americano con chiare origini del Senegal ed è uno dei giovani prospetti di cui si parla di più negli States. È nato a Jersey City, nel New Jersey e già a 14 anni per lui si scomodava la parola “fenomeno”. Ha militato negli anni con le varie rappresentative nazionali degli Usa e ha davanti a sé quella che sembra davvero un percorso segnato per diventare un calciatore professionista e poi per provare a eccellere anche nel Vecchio Continente.
CHI È – Di lui parla Ultrafooty, un servizio di allenamento e sviluppo professionale di giovani calciatori che ha sede proprio nel New Jersey e che assiste, nella loro crescita, oltre 400 clienti. Proprio grazie al supporto di questa organizzazione si riesce a tracciare un primo ritratto del nuovo arrivato. Presentato come un ragazzo molto più maturo di quanto reciti l’anagrafe, ben lontano da vizi e distrazioni dei suoi coetanei, si tratta di un giocatore che sa unire grande fisicità a buon controllo della sfera. Gli allenatori che ha avuto dicono di lui che è bravo nel tenere sempre la calma e il controllo su quello che accade intorno a lui e che sta diventando sempre più bravo con la palla tra i piedi, sentendosi man mano sempre più a suo agio. Un potenziale illimitato per un ragazzo che è stato definito uno studente del gioco, uno che assorbe di continuo informazioni. Molto concentrato su quella che potrebbe diventare la sua carriera futura e sul renderla sempre più probabile e sempre più d’élite, Mbaye punta a migliorare soprattutto nei duelli aerei e nell’uno contro uno.
LA CARRIERA – Il suo è un talento precoce. Già durante la pandemia del Covid, inizia a giocare con la Cedar Stars Academy, un programma di sviluppo di giovani talenti tenuto tra New York e il New Jersey. Qui ha iniziato a farsi conoscere e ha fatto sì che il suo nome iniziasse a circolare. E sempre in quest’occasione ha per la prima volta giocato contro quelli che sono poi diventati suoi compagni di squadra ai Red Bulls. Proprio Astin ha raccontato di un provino fatto a quei tempi. “Mentre mi stavo allenando con loro, alcuni dirigenti fecero arrivare mio padre a bordo campo, gli iniziarono a parlare e mi offrirono subito un contratto”, ha detto. Nella galassia di cui fanno parte – tra gli altri – anche Lipsia e Salisburgo ci è entrato da giovanissimo quando è stato tesserato per l’U14 dei New York Red Bulls. Poi il rodaggio e ora il grande salto. E che il Milan fosse nel suo destino era un po’ scritto nelle stelle. A quanti gli chiedevano infatti chi fosse il suo idolo, quale fosse il giocatore con cui avrebbe voluto andare a cena, la sua risposta era sempre la stessa: Thiago Silva.
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Ma si è presentato in giacca e cravatta?