Milan, anche Leonardo a rischio: Elliott pensa a Campos per sostituirlo

• 03 mag 2019

Il Milan non va. L'aria di tensione è alle stelle tanto a Milanello quanto a Casa Milan. La squadra è in ritiro punitivo sotto la guida di un allenatore che, salvo cambi di rotta repentini, a fine stagione lascerà il club. Ma Gennaro Gattuso potrebbe non essere l'unico in bilico in vista della prossima annata perchè la proprietà Elliott sta facendo profonde riflessioni anche sul ruolo di colui che, questa squadra, ha avuto il compito non tanto di assemblarla quanto di migliorarla: Leonardo.

SOTTO ESAME - Anche il dirigente brasiliano, infatti, è in questo momento sotto esame perchè Elliott sta pensando, insieme a Gazidis, a un rimpasto e a una ristrutturazione ben più ampia rispetto al semplice cambio di guida tecnica. In quest'ottica vanno sottolineati i dubbi nelle relazioni fra lo stesso ad ex-Arsenal e Leonardo, le differenti vedute su alcune operazioni come ad esempio quella che stava per riportare a Milano Zlatan Ibrahimovic. Leonardo, così come Gattuso, ha poche settimane per spazzare via ogni dubbio sul suo futuro con un nuovo candidato forte all'orizzonte già pronto a prenderne il posto.

SPUNTA CAMPOS - Un nome nuovo, riportato dalla Gazzetta dello Sport, ma non nuovissimo per il calcio italiano perché già nelle scorse settimane era stato avvicinato da un altro club, la Roma, alla ricerca di un nuovo direttore sportivo che sostituisse Monchi. Si tratta di Luis Campos, 55enne dirigente che il Lille non ha voluto liberare per la squadra di Pallotta. Con il Milan, però, la situazione potrebbe essere differente. Sì perché Elliott ha uno stretto legame non solo con i rossoneri, ma anche con il club francese, salvato grazie a un investimento da 117 milioni di euro quando era sull'orlo del fallimento. Elliott potrebbe forzare la mano con il presidente per convincerlo a liberare lo scopritore di Mbappé e portarlo a Milano. Per un futuro, quello di Leonardo, che potrebbe incredibilmente essere legato a doppio filo a quello del suo "nemico" Gattuso. Chiamatelo destino...