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    Milan, Adli lavora per convincere Pioli: al momento non è un'opzione

    Milan, Adli lavora per convincere Pioli: al momento non è un'opzione

    • Federico Zanon
    Due partite, zero minuti giocati. Yacine Adli è rimasto a guardare i compagni vincere con l'Udinese, all'esordio al Meazza, e pareggiare contro l'Atalanta, nella seconda uscita stagionale, una decisone, quella di Pioli, che ha sorpreso tutti. Non si può certo parlare di bocciatura per il centrocampista cresciuto nel Paris Saint-Germain, pagato nel luglio 2022 circa 10 milioni di euro, ma è altrettanto innegabile che le aspettative erano diverse, soprattutto dopo un pre-season convincente, nel quale ha dimostrato di essere in palla, di saper assimilare rapidamente i concetti del suo nuovo allenatore.

    TERZA SCELTA - Nei primi due impegni ha gioito e sofferto dalla panchina, senza essere preso in considerazione. Questione di priorità e di caratteristiche, che al momento lo fanno partire in terza fila. Pioli non lavora su posizioni rigide, ma su concetti, in questo momento lo vede soprattutto come trequartista o al massimo come esterno (a sinistra o a destra), due ruoli nei quali la concorrenza è alta. Dietro la punta ci sono Brahim Diaz/De Ketelaere, in fascia Leao/Origi e Messias/Saelemaekers. Nel 4-2-3-1 non può giocare davanti alla difesa, dove tempi e compiti sono diversi, dove è necessario fare filtro, dare equilibrio oltre a lavorare in costruzione. Adli è un talento da ultimo passaggio, dovrà lavorare molto e duramente per scalare le gerarchie. E per trovare quello spazio che ancora non ha avuto.

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