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  • Milan, avanti tutta su San Donato: l'ipotesi sul nome e la curva da 10 mila posti

    Milan, avanti tutta su San Donato: l'ipotesi sul nome e la curva da 10 mila posti

    • GS
    Il Milan ha le idee chiare. Il progetto del club rossonero guidata dalla proprietà di Gerry Cardinale sta portando avanti, attraverso passi concreti, l’idea di dotarsi di un nuovo stadio. Un'occasione irripetibile per l’impianto che sorgerà a San Donato Milanese, nell’area denominata San Francesco. La società rossonera, dalla fine dello scorso mese, ha presentato ufficialmente una proposta di Variante Urabnistica per la zona identificata come ideale per la costruzione della futura casa rossonera. Un passo preliminare che può portare a un possibile successivo sviluppo del progetto definitivo.

    L’IPOTESI PROGETTUALE – Secondo i dati, i pensieri e le dichiarazioni che attualmente sono in nostro possesso, il club di Via Aldo Rossi prevede di costruire uno stadio che sia in grado di accogliere circa 70.000 persone. Un progetto innovativo ma funzionale da far nascere su di un’area di 108mila quadrati. Una zona che, tuttavia, avrà sì l’impianto rossonero come fulcro del traffico della tifoseria meneghina ma non sarà l’unica attrazione presente. Infatti, nei restanti 127mila metri quadrati, il progetto concepisce anche di ospitare il Museo del Club, un Milan Store, i nuovi headquarter rossoneri, un hotel, un intero distretto dedicato alla sezione intrattenimento, un'arena-teatro da 3-4000 posti e un centro per la produzione di energia sostenibile. Manica e CAA Icon discuteranno le caratteristiche da dare all'impianto che, verosimilmente, come descritto da La Gazzetta dello Sport, avrà una struttura a forma di rettangolo ovalizzato, con lati lunghi squadrati e le curve arrotondate. I 70mila spettatori saranno ripartiti su due anelli, invece, mentre il tetto non coprirà il campo (che non sarà retrattile). Un progetto, dunque, lungimirante per il futuro (e per il bilancio, specialmente dal punto di vista degli introiti data la fruibilità dell’impianto per 365 giorni l’anno, già positivo) della società meneghina, chiamata a questo salto di qualità per innalzare definitivamente il livello delle ambizioni in sede nazionale ed europea.

    DATE E IPOTESI NOME – Tornando alla progettualità della nuova casa rossonera, serve fare ora un piccolo passo indietro per individuare quelle che saranno le future tappe: l’approvazione del progetto sarà data tra almeno 18 mesi, quindi i primi lavori non dovrebbero cominciare prima dell’estate del 2025. La fine, dunque, non vedrà la luce, nella migliore delle ipotesi, prima del 2027, con una deadline fissata tra il 2028 (come augurato anche dallo stesso presidente Scaroni) e il 2029. Inoltre, ci sarà da decidere quello che sarà il nome della nuova casa del Milan: allo stato attuale dei fatti, come riporta anche Tuttosport, si ipotizza di ridiscutere i termini del contratto di sponsorship con Emirates, allargando il discorso anche ai naming rights del nuovo impianto. Una mossa strategica che andrebbe a consolidare i rapporti a livello di partenrship.

    PROSSIMI PASSI – Il prossimo passo per il Milan sarà al Comune di San Donato Milanese, visto che l'Amministrazione Comunale dovrà analizzare la proposta di variante al Piano Regolatore presentata dal club rossonero. Successivamente, si cercherà un accordo con la Regione Lombardia, come sottolinea Tuttosport, per programmare la futura viabilità verso lo stadio. Un piano di potenziamento che coinvolgerà anche il nodo finanziamenti e la struttura finanziaria del progetto. Un progetto che, grazie all’intervista concessa da Giuseppe Cassinari – presidente onorario di SportLifeCity, società che gestisce l’Area San Francesco – a Radio Rossonera, prende sempre più forma e si arricchisce di nuovi dettagli.

    L A NASCITA DELL’IDEA - “L’idea di candidare l’area di San Donato come possibile futuro stadio del Milan è nata intorno la fine dell’anno scorso (2022). La proprietà rossonera mi ha chiesto ufficialmente di avere un periodo di esclusiva per essere inserito in una rosa di candidati su cui fare delle attente valutazioni per il nuovo stadio. Per me da milanista da una vita era come se avessi già organizzato un viaggio a Parigi e poi mi avessero proposto di fare il giro del mondo! Non potevo dire di no. Nei primi mesi del 2023 mi hanno comunicato l’intenzione di investire nel progetto però non escludendo altre soluzioni. L’8 giugno del 2023 è avvenuta la vendita della maggioranza (90%) della mia società. La fortuna è che l’area in questione è di interesse sovracomunale ed è situata in una posizione strategica ad alto potenziale”.

    CURVA DA 10.000 POSTI - “Il completamento – prosegue Cassinari - prevede da nord la realizzazione di un ponte con accesso a più corsie di auto direttamente dalla tangenziale e accesso pedonale e ciclabile per i tifosi . A sud una nuova rampa di uscita sulla autostrada per il deflusso veloce. I parcheggi verranno costruiti soprattutto sotto lo stadio. Mentre i parcheggi costruiti all’esterno del sito saranno solo 750 e andranno a soddisfare  anche una esigenza di valorizzazione dei parchi verdi che verranno realizzati e saranno a disposizione per il percorso delle Abbazie. Mi rendo però anche conto che il percorso non sarà privo di ostacoli e il confronto dei prossimi 12/15 mesi sarà comunque molto impegnativo. Una chicca? la curva del Milan sarà imponente (9000/10.000 persone) a ridosso del campo: sarà dura superarci nel nuovo stadio. Questa mia avventura iniziata nel 2017, che speriamo ci porti all’interno del nuovo stadio del Milan nel 2028, un giorno dovrà essere raccontata nei particolari e non è detto che non lo faccia prima o poi: merita di essere conosciuta”.

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