Mihajlovic, visita al Filadelfia e a Superga per omaggiare il Grande Torino
Un bagno nel mondo Toro lungo un intero pomeriggio: così Sinisa Mihajlovic ha voluto che iniziasse la sua avventura in granata. Prima la conferenza stampa di presentazione, poi la visita al Filadelfia e infine a Superga per conoscere e vedere da vicino i luoghi sacri della storia della sua nuova squadra. L'allenatore ha voluto farsi immediatamente accompagnare nel luogo in cui perirono i giocatori del Grande Torino, insieme a alui c'erano tutti i membri del suo staff, il presidente Cairo, il direttore sportivo Petrachi e il direttore generale Comi. Mihajlovic ha posato un mazzo di fiori davanti alla lapide che ricorda le trentuno vittime dell'incidente, l'ha osservata per qualche istante in silenzio e poi si è fatto raccontare nei dettagli cos'è successo quel 4 maggio 1949, ha anche chiesto a Cairo se quella di Bolmida è solo una leggenda o se veramente c'era un tifoso con una trombetta in bocca al Filadelfia a caricare la squadra. Oltre a queste, il tecnico ha fatto molte altre domande incuriosito dalla storia del Torino. In conferenza stampa, umilmente, Mihajlovic aveva fatto un appello ai tifosi: “Spiegate a me e ai ragazzi che arriveranno a giocare qua che cos'è il Toro”. A Superga ha dimostrato di avere davvero fame di Toro.