Mihajlovic: 'Il Milan? So dove l'ho lasciato e dove è finito. Sul mercato...'
“Vorrei ringraziare il Comune e tutta la gente che è stata a stretto contatto con noi. Ci siamo trovati molto bene e ritorneremo se ci dovesse essere la possibilità. Grazie ai tifosi che ci incitano: dobbiamo dare il massimo per non deluderli. Grazie ai ragazzi per il loro impegno, ci sono buone basi. Grazie anche al Toro, alla società, per come si sta impegnando a costruire la squadra. Abbiamo preso buoni giocatori e ne arriveranno di sicuro degli altri. I prossimi giorni mi serviranno per valutare chi resterà, per valutare i giovani e capire se tenerli o mandarli a farsi le ossa. Il nostro obiettivo è incarnare lo spirito del Toro. Ed è anche l’Europa entro due anni, ma non vuol dire che non ci proveremo anche quest’anno. Dobbiamo aver voglia di sognare, ma per realizzare i sogni serve fatica”.
Sul lavoro dei primi giorni e sul modulo: “C’è molto da lavorare, la base è buona, il gruppo è sano. Passare dalla difesa a tre a quella a quattro non è immediato. Ci vuole tempo per sistemare alcune cose. Sono contento per il loro impegno, come per tutto ci vuole pazienza, ma è importante che ci sia la voglia di farlo”.
Mihajlovic ha poi parlato di Ljajic: “L’ho trovato bene, cresciuto, più maturo. Nella Fiorentina e in Nazionale era ancora un ragazzino. Ora sta diventando un uomo ed è positivo, quando si cresce come persona si cresce come calciatore. Ci dà quella dose di fantasia e può farci fare la differenza. Per lui può essere la stagione decisiva”.
Su Bruno Peres: “Peres è un giocatore del Toro, è importante per noi, forse nel centrocampo a cinque si troverebbe meglio ma ha già giocato in un modulo del genere. Semplicemente deve migliorare la fase difensiva. Se resta sono contento, se va via anche perché arriveranno dei soldi che potranno servire”.
Poi il discorso va su Maxi Lopez: “Sta calando di peso, per le qualità che ha adesso è al 50 per cento, ma questo ritiro può essergli utile. Questo modulo è ideale per lui, lo abbiamo già visto a Catania”.
Sui portieri: “Ho parlato anche con i tre portieri, la mia idea è quella di Gomis titolare, Padelli secondo e Ichazo terzo. Le gerarchie possono cambiare, tutti avranno la possibilità di dimostrare quello che valgono”.
“Valuterò ancora più avanti, dopo l’Austria, quali giovani tenere. Bisogna sempre parlare chiaro e loro lo sanno bene. Non ho paura di far giocare i giovani, ma dobbiamo lasciar loro la possibilità di sbagliare”.
Sul mercato: “Certamente serve un mediano, abbiamo una rosa ristretta di nomi sui quali stiamo lavorando, non sarà il solo, ci servono rinforzi se vogliamo andare in Europa, ma la società sa”.
Il tecnico ha poi parlato della Juve e del Milan, sua ex squadra e prima avversaria in campionato: “La Juve, sta facendo una campagna acquisti importante, pronta a vincere 36 partite su 38, poi sulle due con noi vedremo. Certamente è più forte delle altre, da parte della gestione è un esempio da seguire. Con il Milan sarà una partita difficile, avrò un motivo in più per fare bene, ma non cerco rivincite. Il tempo è galantuomo, so dove ho lasciato il Milan e so dove è finito”.