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    Milan: anche Bacca è sotto esame

    Milan: anche Bacca è sotto esame

    Il Milan si prepara a cambiare pelle con una nuova veste tattica, passando dal 4-3-1-2 al 4-3-3 o al 4-4-2, ma contro il Torino riparte da una certezza: Carlos Bacca. Il colombiano a prescindere dal modulo sarà il punto fermo dell'attacco rossonero: in attesa di recuperare Balotelli e trovare il miglior Luiz Adriano Mihajlovic punta tutto sul Peluca, dal quale però società e tifosi si aspettano ancora qualcosa in più a livello sia di rendimento che di personalità.
     
    MAL DA TRASFERTA - Il Milan ha investito 30 milioni di euro la scorsa estate per strappare Bacca al Siviglia, squadra con la quale ha vinto l'Europa League per due anni consecutivi nel 2014 e nel 2015, ma per ora lo score del numero 70 è stato al di sotto delle aspettative: tre gol in sette presenze con la maglia rossonera, ma se il bottino casalingo è positivo (una rete contro l'Empoli, doppietta contro il Palermo) a preoccupare il Diavolo è l'astinenza in trasferta. Il bomber colombiano infatti non ha ancora segnato lontano da San Siro, in netta controtendenza rispetto all'ultima stagione nella Liga: nelle prime sette giornate infatti Carlos aveva messo a segno 5 reti, di cui ben 3 in trasferta; parallelo invece con la sua prima stagione al Siviglia, quando mise a segno un solo gol in casa e zero lontano dal Sanchez-Pizjuan. Nonostante i numeri non eccezionali Bacca resta comunque il miglior realizzatore del Milan in questo primo scorcio di stagione, con i diretti rivali Balotelli e Luiz Adriano fermi a quota uno: Mihajlovic dunque insiste su di lui, ma contro il Torino serve un cambio di passo.

    MIHA SACRIFICA LUIZ - Già prima della sfida contro il Napoli Sinisa Mihajlovic aveva lanciato l'allarme: "Bacca e Luiz Adriano devono mettere in campo più personalità". La disastrosa notte di San Siro ha confermato i timori del tecnico serbo: i due attaccanti, mal assistiti dai compagni, non sono mai entrati in partita, si sono spesso nascosti dalla manovra rossonera e non hanno preso per mano la squadra nel momento di difficoltà, qualità propria dei campioni che il Milan sperava di trovare a fronte dell'investimento per acquistarli; impietoso il confronto diretto con Higuain, leader tecnico e carismatico dei partenopei che affidavano a lui il pallone ogni qualvolta iniziasse a scottare. Mihajlovic difende a spada tratta Bacca, sottolineando che l'attaccante è ancora al 50% del suo potenziale, non ha dubbi sul fatto che possa essere il faro del gruppo e per questo, qualora si passasse al 4-3-3, il suo impiego non sarebbe in dubbio mentre il sacrificato sarebbe Luiz Adriano, con Balotelli ancora in condizioni non ottimali e non a disposizione almeno come titolare. Punto fermo del tecnico dunque, ma a tutti gli effetti sotto esame: i prossimi tre impegni contro Torino, Sassuolo e Chievo diranno molto sulle reali ambizioni del Milan e mostreranno se Carlos possa essere o meno il leader che il Diavolo cerca disperatamente in attacco e che di fatto manca dai tempi di Zlatan Ibrahimovic.
    Federico Albrizio
    @Albri_Fede90

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