Getty Images
Miedema frantuma il sogno Mondiale dell'Italia: ora non lasciamole sole
ORGOGLIO AZZURRO - L'intervallo scuote le Azzurre, che rientrano in campo con un altro atteggiamento. Testa alta e petto in fuori, rendono orgogliosi i rumorosi 5 mila del Bentegodi, arrivati nonostante il freddo e la pioggia. L'autogol di van der Gragt riapre il match, l'Olanda non reagisce, l'Italia schiaccia sull'acceleratore ma il gol della speranza non arriva. A giugno in Canada le orange si siederanno al tavolo delle più grandi, Panico e compagne prenderanno posto sul divano, davanti alla tv, per la quarta volta consecutiva.
SUPPORTO - Quando si arriva al capolinea è tempo di bilanci. Alle ragazze di Cabrini non va rimproverato nulla, nella lunga cavalcata fino all'ultimo capitolo dei playoff non sono mancati sacrificio, attaccamento alla maglia e voglia di non mollare mai. Ora serve un esame di coscienza da parte della Federcalcio (il presidente Tavecchio era in tribuna accanto a Conte), servono investimenti e scelte drastiche per rilanciare un movimento, ad oggi, è alla periferia del calcio mondiale. Le parole servono poco, queste ragazze, il calcio femminile in Italia, meritano molto di più. Il terzo posto dell'Under 17 al Mondiale in Costa Rica è il segnale che sotto le ceneri qualcosa si muove. Non lasciamole sole.