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    Metamorfosi a centrocampo: così Spalletti rivoluziona la sua Inter

    Metamorfosi a centrocampo: così Spalletti rivoluziona la sua Inter

    L’Inter lavora sodo, tra piani A e alternative altrettanto valide. Di sicuro c’è una priorità importante: costruire un centrocampo, nella struttura e nella sostanza, parecchio diverso da quello visto in questa stagione. Vecino e Borja Valero non sono esattamente i granatieri che Spalletti ha in mente per la sua squadra del futuro, mentre Gagliardini solo sul finire della stagione è tornato a far intravedere qualcosa di buono, prima che l’infortunio lo mettesse fuori gioco nel suo miglior momento. 

    LE INDICAZIONI DI SPALLETTI - Si ripartirà probabilmente da Brozovic, che nel tempo è diventata l’opzione più gradita a Luciano Spalletti. Resta da capire quali saranno i titolari che il tecnico toscano potrà schierargli accanto, ma le indicazioni fornite ai suoi uomini mercato sono chiare: a centrocampo l’Inter manca in dinamismo e qualità, uomini che sappiano interpretare la doppia fase e tenere in mano il pallino del gioco. É su questi binari che si sta muovendo Ausilio, indirizzando le proprie energie sui profili indicati proprio da Spalletti. 

    DEMBELE E NAINGGOLAN - Su Dembele è reale l’interesse della società nerazzurra. I rapporti con il Tottenham sono ottimi e Ausilio una chiacchierata l’ha fatta sia con il club inglese che con l’entourage del calciatore, ma ad oggi c’è tantissima distanza tra le parti, mentre potrebbe riattivarsi la pista Torreira. Non c’è invece alcuna distanza tra l’Inter e Nainggolan: l’incontro tra Ausilio e l’agente del calciatore ha portato i frutti sperati e presto i nerazzurri avvieranno i primi contatti anche con la Roma. 

    SALUTI ANTICIPATI? - In piena evoluzione, dunque, il processo di cambiamento che porterà il centrocampo nerazzurro ad avere un aspetto totalmente diverso. Una metamorfosi che ovviamente accende qualche campanello d’allarme anche nella testa di Vecino e Borja Valero, che potrebbero divenire via via sempre più marginali nel progetto di crescita tecnica della società di corso Vittorio Emanuele. Per lo spagnolo non è da escludere un anticipato rientro in patria, mentre per quanto riguarda l’uruguaiano, la speranza è che il Mondiale in Russia possa essere per lui una buona vetrina.

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