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    Messi, compleanno triste: ora Sampaoli e l'Argentina gli facciano un regalo

    Messi, compleanno triste: ora Sampaoli e l'Argentina gli facciano un regalo

    • Federico Zanon
    E' il giorno del suo compleanno, ma per i sorrisi prego ripassare. Lionel Messi 'festeggia' 31 anni, lo fa in un uno dei momenti più difficili e tristi della sua carriera. L'Argentina, la sua Argentina è a un passo dall'eliminazione dal Mondiale, quel Mondiale che la Pulce avrebbe voluto vincere, quattro anni dopo la delusione finale del Maracanà. E' presto per tirare le somme, la doppietta di Musa all'Islanda ha riaperto tutto, ha dato un'altra chance all'Albiceleste, ma per battere la Nigeria servirà la migliore versione del numero 10, chiamato ancora una volta a salvare un Paese intero, come successo nell'ultima partita di qualificazione contro l'Ecuador.

    ORA O MAI PIU' -  Messi lo sa, come sapeva che in Russia avrebbe avuto gli occhi addosso. Del popolo argentino, di chi continua a paragonarlo a Maradona, di chi è pronto ad additarlo per ogni errore. La pressione l'ha schiacciato, è diventata ingestibile, l'errore dal dischetto contro l'Islanda in contrapposizione al Mondiale epico del suo più grande rivale Cristiano Ronaldo, hanno contribuito a fargli finire il morale sotto gli scarpini, ma ora è il momento di reagire. Perché il tempo stringe e le occasioni non sono infinite.

    SAMPAOLI, RIPROVACI - Non sarà facile, perché Messi non è mai stato un leader, perché la profonda spaccatura nello spogliatoio e le voci di un ammutinamento (prontamente smentite dalla federazione) hanno complicato le cose. Ma c'è chi può aiutarlo. Il popolo argentino, che deve continuare a dimostrare il suo amore, i suoi compagni, che devono responsabilizzarsi, Sampaoli, il suo allenatore, l'uomo più chiacchierato e criticato, che deve metterlo nelle condizioni di esprimersi senza ostacoli. Come? Con un atteggiamento tattico che non lo costringa ad andare a prendersi il pallone a centrocampo, che non lo obbighi a gestire il possesso sempre a difesa schierata. Messi mentalmente non è forte come Cristiano Ronaldo, inutile girarci intorno. Per rendere al meglio ha bisogno di sentirsi libero. E va messo nelle condizioni.

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