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    Messi traina la Mls a colpi di gol e business

    Messi traina la Mls a colpi di gol e business

    • Marcel Vulpis
    Leo Messi è la nuova indiscussa star della Major League Soccer (l’equivalente della Serie A italiana), un vero e proprio fenomeno mediatico oltre che marketing. Il 36enne campione della nazionale argentina ha ricevuto immediatamente la fascia da capitano dell'Inter Miami (suo nuovo approdo dopo il “divorzio” con il Paris Saint-Germain) e sta conquistando i tifosi con gol (come nella gara del debutto contro i rivali del Cruz Azul) e prestazioni di assoluto livello sul rettangolo di gioco.

    L’Inter Miami (club dell’Eastern Conference della MLS) sta partecipando attualmente alla Leagues Cup (competizione organizzata congiuntamente dalla MLS e dalla Liga MX sotto l’egida della Concacaf), dove, grazie anche all’arrivo di Messi, ha raggiunto gli ottavi di finale (superando Dallas ai rigori per 5-4) e domani è attesa, nei quarti, dal Charlotte FC, prima dell’attesissima semifinale della Coppa degli Stati Uniti (il prossimo 24 agosto affronterà il FC Cincinnati, leader nell’Eastern Conference). Il primo “effetto Messi” si è avuto sul fronte tv, con il boom degli abbonamenti al “MLS Season Pass” (servizio fruibile, attraverso Apple TV, al costo annuale di 99 dollari o di 14,99 dollari su base mensile): è stato registrato un +30% rispetto al passato, arrivando così a intercettare l’interesse di oltre 1 milione di persone. Un’operazione di cui ha chiaramente beneficiato l’Inter Miami, ma, a cascata, l’acquisto degli abbonamenti ha generato ricavi aggiuntivi per tutte le franchigie della Major League Soccer (MLS).

    I maggiori ritorni economici sono attesi dall’area commerciale del club della Florida, che, ancor prima dell’arrivo di Messi (ovvero nel quadriennio 2019-2022), aveva fatto registrare un’importante crescita: passando da 17 milioni di euro a 54 milioni (nel confronto stagione su stagione). Il 2023, pertanto, sarà l’anno della svolta. Gli addetti ai lavori infatti prevedono che verrà superato il tetto dei 115 milioni di entrate. Una cifra “monstre” sotto il profilo delle revenue. Secondo le stime effettuate dal periodico economico Forbes, al termine del rapporto contrattuale con il calciatore argentino (nel giugno 2025), l’Inter Miami, il cui valore economico è valutato attualmente in 580 milioni di euro (in questa stima non vi è solo il valore della rosa o il fatturato annuo, ma anche le potenzialità di crescita al di fuori degli Stati Uniti e la proiezione del marchio a partire dallo sviluppo del merchandising), potrebbe sfondare il muro del miliardo e 200 milioni.

    Forte accelerazione anche a livello digital. Attualmente il club della Florida può contare su 13,5 milioni di fan su Instagram, seguono Tik Tok (5,8 milioni), Facebook (4 milioni) e Youtube (151mila iscritti). Nella prima settimana di Leo Messi in America (15-22 luglio) il “total engagement” dell’Inter Miami sui social è stato di 120,74 milioni di interazioni (di cui oltre 94 milioni solo su Instagram). Nello stesso arco temporale marchi calcistici più popolari, oltre che blasonati, hanno raggiunto solo 83,8 milioni (Real Madrid) o 74,4 milioni (Barcellona). Per comprendere a pieno l’impatto di Messi sulla MLS il primo giorno di vendite delle maglie con il n.10 ha fatto registrare numeri record se si fa riferimento alla storia dei cambi di casacca nel mondo dello sport (incluso quello professionistico a stelle e strisce) e James Harden, stella dell’NBA (guardia tiratrice/playmaker dei Philadelphia 76ers), oltre che azionista del team Houston Dynamo (team della MLS), ha dichiarato, senza mezze misure, che tutte le franchigie a stelle e strisce dovrebbero avere in squadra una star del calibro dell’argentino, sia per ragioni squisitamente tecniche, sia per far aumentare, in misura esponenziale, i propri ricavi aziendali.

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