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    Messi 'dimentica' Cristiano: 'Ronaldo il Fenomeno il migliore di tutti. Futuro? Ho un sogno, non so se lo realizzerò'

    Messi 'dimentica' Cristiano: 'Ronaldo il Fenomeno il migliore di tutti. Futuro? Ho un sogno, non so se lo realizzerò'

    "Ho un sogno per il mio futuro, ma non so se lo realizzerò". Parola di Lionel Messi. In una lunga intervista concessa a TyC Sports, l'attaccante del Barcellona parla a tutto campo, dal VAR al futuro passando per l'Albiceleste e i colleghi.

    VAR - "Mi piace se usato bene, non mi piace se viene usato per dissipare dubbi e non lo fa. Alla fine tutto è ancora determinato dalle scelte dell'arbitro o di un direttore in sala più che sulla giocata. È buono ma non è usato bene".

    CONDIZIONE FISICA - "Come sono tornato ho ripreso immediatamente molto forte. Non dovevo perché ho avuto una ricaduta. Ora mi sento forte, e poco a  poco sto riprendendo il ritmo".

    COMPAGNI DI SQUADRA - "Ronaldinho mi ha aiutato moltissimo, sono entrato nello spogliatoio a 16-17 anni, vedere tutti questi mostri così era complicato. Però mi ha sponsorizzato e mi ha fatto sentire a mio agio. In campo lo cercavo sempre, ma abbiamo giocato pochi anni insieme. Mi sarebbe piaciuto passare più tempo insieme".

    SUAREZ - "Con Luis ormai ci conosciamo da cinque anni, ora giochiamo ogni tre giorni e lo facciamo a memoria. Abbiamo i figli della stessa età, viviamo giorno per giorno e il nostro rapporto si è fatto più forte".

    RONALDO NAZARIO - "Era un fenomeno, degli attaccanti che ho visto è stato il più forte di tutti. Era impressionante".

    RITIRO - "Da qui non me ne voglio andare, non ho l'idea di lasciare Barcellona. Ho il sogno di poter giocare nei Newell's Old Boys, nel calcio argentino, però non so se si potrà fare. Ho una famiglia e questa viene davanti al mio desiderio. Vedremo. La realtà è che ho tre figli, vivo in un posto che mi ha dato tutto e grazie a Dio sono stranquillo e posso dare un futuro spettacolare ai miei figli. Penso più a questo che al sogno di giocare nel calcio argentino che è sempre lì. Bisogna convincere la famiglia e i figli, Thiago è grande e ha i suoi amici, quando gli dico di andarsene non gli piace, quando andiamo in Argentina per un mese vuole tornare a Barcellona".

    CARRIERA - "Mi sarebbe piaciuto essere campione del mondo, ma non penso che cambierei nulla nella mia carriera. Questo è quello che mi è toccato, quello che Dio mi ha dato. Credo che sia abbastanza. Da mabino non sognavo nemmeno tutto ciò che poi ho vissuto: la mia carriera è stata molto più grande di quanto avrei mai potuto immaginare".

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