Mercato di riparazione? No, dei riparati
DA EL SHAA A ZARATE - Se prima erano le squadre che traevano giovamento dall'arrivo dei giocatori, nel gennaio 2016 sembrano che i giocatori abbiano utilizzato le squadre per rilanciare la propria carriera. E' l'esempio di Stephan El Shaarawy, tornato in Italia dopo pochi mesi al Monaco: gol al debutto con la Roma, Conte da convincere un futuro da riprendere in mano, fermatosi a quei famosi 16 gol del 2012-13. Discorso simile per Ciro Immobile, che è tornato al Torino, dove era diventato capocannoniere della Serie A. Gol al debutto, su rigore, numero 10 sulle spalle, e una continuità da ritrovare dopo un anno e mezzo di esilio tra Dortmund e Siviglia. A sorpresa è tornato anche Mauro Zarate: dopo Lazio e Inter, dal West Ham è passato alla Fiorentina. Promesse mai mantenute, la verticalità di Paulo Sousa può aiutarlo a tornare quello del primo anno alla Lazio. Anche al Milan, che sul mercato ama vivere di ricordi, c'è stato un ritorno, Kevin Prince Boateng. Dopo le difficoltà allo Schalke, il ghanese è tornato nella città che lo ha consacrato per dimostrare di essere ancora un giocatore in grado di fare la differenza.
DA ALVAREZ A BENALOUANE - La Sampdoria ha riaccolto Ricky Alvarez; la Fiorentina, dal Leicester capolista di Premier, ha preso Yohan Benalouane; l'Atalanta ha puntato su Alessandro Diamanti per sostituire Maxi Moralez; a Bologna si rivede Kevin Constant, ex compagno di Emanuelson, che cerca rilancio a Verona. A Palermo è sbarcato da Lisbona Bryan Cristante, illuminante al Milan, eclissatosi al Benfica; Zdravko Kuzmanovic proverà a dare una mano all'Udinese; Simone Verdi a dimostrare le sue qualità al Carpi dopo l'esperienza all'Eibar, così come Bardi che riparte dal Frosinone A sprazzi, in Italia, hanno fatto vedere le loro qualità. Ora vogliono restaurare la loro carriera. E se inizi con un gol di tacco come il Faraone...