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Megafono e 'sindrome di Calimero': l'Atalanta diventa uno Speakers' Corner per nascondere la povertà di risorse
Né tanto più innovativo è stato il messaggio veicolato, con quel “ce li abbiamo tutti contro” che sul brevissimo periodo può anche innalzare la temperatura motivazionale della comunità, ma che è anche il segno di scarsità di altre risorse. Perché arroccarsi rispetto a un mondo esterno dipinto come se fosse un luogo popolato soltanto da nemici è una scelta a rischio di scadere immediatamente nel macchiettistico, stile Sindrome di Calimero (“ce l'hanno tutti con me perché sono piccolo e nero”). Né francamente riesce cogliere chi, negli ultimi anni e nelle settimane recenti, abbia dimostrato di avercela con l'Atalanta. Che anzi è stata coperta di (meritati) elogi sia in Italia che all'estero. Ma va bene così, ciascuno sceglie di motivare la propria comunità con gli strumenti che ritiene. Banalità compresa, con quel prendere di mira i giornalisti che ormai sono colpevoli, più del governo, sia che piova sia che faccia arido.
Piuttosto è un altro il rilievo che nell'esternazione paleo-comunicativa di Percassi junior suscita attenzione. Riguarda l'Atalanta come sistema comunicativo. Un sistema che somiglia sempre più allo Speakers' Corner di Hyde Park, dove il primo che passa e trova la postazione libera monta sullo scaleo e dice quello che gli pare sul tema che ritiene. Ecco, l'Atalanta di questa estate 2022 pare uno Speakers' Corner, coi protagonisti che esternano e se le mandano a dire senza dirsele direttamente. Che sia l'allenatore in conferenza stampa o il presidente via megafono, la moglie di un calciatore via Instagram o il co-chairman davanti alle telecamere post-partita, ciascuno parla per sé imbracciando il megafono personale e suscitando un'impressione unica: quella di un coro di sordi.
Il tecnico Gian Piero Gasperini non perde occasione di dire che la squadra non è quella voluta da lui, e a chi lo ascolta non rimane che chiedersi se lo abbia detto alla società. Dal canto suo la società, nella persona del suo amministratore delegato con megafono, manda a dire che con l'allenatore parla tutti i giorni. Di cosa, non è dato sapere. Poi c'è la moglie di Malinovskyi, Roksana, che su Instagram esterna a ripetizione sul futuro calcistico del marito e parla di colpevoli ma senza far nomi, as usual. E infine c'è il nuovo proprietario e co-presidente americano, Stephen Pagliuca. Che ciclicamente si manifesta, esterna a sua volta, poi torna a inabissarsi.
Ieri sera nel post-partita di Atalanta-Milan, oltre a affermare che suo nonno sarebbe fiero di lui (e ne siamo lieti), ha annunciato investimenti. Ok, ma per quando? Magari ce lo dirà la prossima volta. E fin allora, per l'Atalanta, continueranno a essere in agenda le partenze più che gli arrivi. Tanto se poi qualcuno avrà da commentare c'è sempre il corner messo lì a bella posta.
@pippoevai