McTominay al Napoli gioca oppure no? Gerarchie, ballottaggi e modulo: cosa può cambiare
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CHE NUMERI! - McTominay infatti scalpita ed è in una forma deluxe. Ha segnato due reti contro Portogallo e Polonia per salire a quota dieci nelle ultime diciassette, undici in cinquantaquattro presenze totali con la maglia della Scozia. Fisicità, inserimenti e gol, tanti gol. Tutto questo garantisce l’ex Manchester United in una carriera che, partita a rilento, sta prendendo ora il volo. D’altronde non si fanno a caso 285 presenze con i Red Devils o 32 gol e 8 assist. La scorsa poi è stata l’annata che gli ha permesso di fare il salto di qualità. Certo, in una delle versioni peggiori del club ora allenato da ten Hag, eppure lo scozzese ha messo insieme 43 gettoni, andando in doppia cifra con 10 gol e 3 assist, contando tutte le competizioni. Il viaggio dell’allora pupillo di Mourinho e del prescelto oggi di Conte è stato lungo ma ora gli sta dando soddisfazioni e lo ha portato in Serie A e al Napoli. Rientrato già a Castelvolturno, a differenza del suo concorrente diretto per un posto in mediana – Anguissa che sarà di ritorno solo giovedì – McTominay sarà a disposizione del suo nuovo allenatore per quello che sarà il suo primo vero allenamento in azzurro e si candida a una maglia a Cagliari. Ce l’avrà sempre? Sarà titolare al Napoli?
SCELTE - La questione è meno scontata di quanto ci si possa attendere. Salutati Zielinski e la pletora di allenatori dell’anno passato che perlopiù si schieravano con un 4-3-3, il Napoli è passato al 3-4-2-1, a una mediana insomma a 2. Per ora è stata più una necessità che una scelta visti gli uomini a disposizione ma, considerando anche il passato di Conte, era scontato si partisse da questo modulo. Ora che però c’è abbondanza e ben cinque centrocampisti, le strategie potrebbero cambiare. Ci sono due posti da assegnare tra Lobotka, Anguissa, McTominay, Gilmour e Folorunsho e due favoriti, ossia Lobotka e Anguissa, gli unici ad aver già vestito questa maglia nella passata stagione. Il primo ha caratteristiche uniche, il secondo garantisce fisicità e ha anche risolto la gara con il Parma. Per ora, partono in pole ma non si escludono stravolgimenti.
SI CAMBIA - Un'altra soluzione, ad ora ancora ipotetica, porterebbe ad un cambio modulo e un passaggio al 4-3-3 o al 4-3-2-1. Conte ha adoperato la difesa a 4 all’inizio della sua carriera da allenatore e ora potrebbe tornare sui suoi passi. Il cambio riporterebbe Di Lorenzo nel ruolo di terzino destro con Rrahmani e Buongiorno al centro e Olivera e Spinazzola a sinistra. Con cambiamenti risicati in attacco, sarebbe il centrocampo il reparto che acquisirebbe una casella in più da riempire. Un bene per molti. È infatti con questo modulo che McTominay ha brillato nella passata stagione, agendo da mezzala o, più spesso, da trequartista dietro l’unica punta, alternandosi anche in mezzo al campo. Conte è disposto a cambiare tutto per lui? Lo scozzese insomma parte da dietro nelle gerarchie ma, con uno dei suoi sprint e dei suoi inserimenti, si candida a prendersi presto una maglia da titolare.