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Mbappé meglio di Messi e Giroud più forte di Lautaro: Francia e Argentina a 2 velocità
C’è anche tanta Serie A in questa Francia che vola e schiaccia non solo l’avversario di serata, una buona Australia, che fa ancora in tempo a qualificarsi, ma soprattutto lo scetticismo che si è alzato intorno ai Bleus nella lunga vigilia, mano a mano che aumentavano gl’infortunati, da ultimo il Pallone d’Oro Benzema. Non siamo alla Francia del ’98, quella con Deschamps in campo e tantissima Serie A intorno a lui e Zidane (da Desailly a Djorkaeff, ma anche Thuram e Candela e altri ancora) ma restiamo bacino di pesca importante per un calcio importante. Consoliamoci almeno così. La Francia è giovane e ha un vivaio florido e fortissimo, da anni diciamo di provare a imitarla, ma non abbiamo mai cominciato. Andare a Clairefontaine, per vedere come funziona. Altro che bla bla e le solite facce dei soliti noti.
L’Argentina stecca invece in modo rumoroso e inatteso, poi però vai a guardare la formazione che ha cominciato la partita e scopri che dentro ci sono, tutti insieme, Molina, De Paul, Paredes, Romero e il Papu Gomez, che non era titolare nemmeno quando era giovane. Chi più chi meno, tutti buoni giocatori, li conosciamo da tempo, ma questo è il Mondiale e pensare di vincerlo con così tanti gregari diventa possibile solo se sarà super Messi, come mai è stato nei suoi 4 Mondiali precedenti. Con un Messi da 6, l’Argentina non vale la semifinale, cadrà prima. Lautaro perde il derby a distanza con Giroud, ma soprattutto rischia già il posto, contestato dalla critica argentina. Il Qatar è un esame anche per lui, il Mondiale stabilisce chi è un fuoriclasse o solo un buon giocatore.
@GianniVisnadi