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    Mbappé: "Io volevo giocare con la Francia, ha deciso Deschamps. Perché? Non sono autorizzato a dirlo"

    Mbappé: "Io volevo giocare con la Francia, ha deciso Deschamps. Perché? Non sono autorizzato a dirlo"

    • Redazione CM
    Kylian Mbappé, attaccante francese del Real Madrid, ha parlato concedendosi ad una lunga intervista a Canal+, parlando anche del caso di cronaca che lo vuole accusato di violenza sessuale in Svezia, a Stoccolma, per un fatto che risalirebbe al 10 ottobre durante la sosta nazionali corrispondente. 

    "Non sono coinvolto. Sono rimasto sorpreso. Lo sono ancora, in realtà. Sono cose che arrivano all'improvviso, cose che non ti aspetti. Non ho ricevuto nulla, nessuna convocazione (dal tribunale, ndr). Ho letto le stesse cose che ha letto chiunque altro. Il governo svedese non ha detto nulla. Non mi ha pesato, perché non mi sono mai sentito coinvolto. C'è tanto rumore, ma ho sempre avuto la stessa intenzione: concentrarmi sul mio lavoro e vedere come finirà. Se la giustizia mi convocherà, mi presenterò, semplicemente. Non era neanche una serata. Avevo cinque giorni di riposo, ho deciso di partire. Dovevo andare altrove, ma l'allenatore mi ha detto di andare in un posto meno esposto. Stava andando bene, ero tranquillo. Prima di partire, però, è uscita quella foto mentre uscivo dal ristorante. C'erano tante persone pronte ad accogliermi per la partenza, tanti giornalisti..."

    MESSI - "Fa tutto alla perfezione, davvero. Puoi solo imparare: in allenamento andavo da lui e gli chiedevo come faceva questo e come faceva quello. Alla fine della finale dei Mondiali 2022 in Qatar ero furioso, ma lui è venuto da me e mi ha detto di rilassarmi perché ne avevo già vinta una..."

    AMORE - Sì, ho detto ti amo a mia madre, a mio padre, al mio fratellino. Cerco di donare loro questo affetto ogni giorno. Non ho problemi a rivelare i miei sentimenti, sono già stato innamorato e spero di esserlo ancora. Ma attualmente no. Non è che non ci penso, è che a volte mi dico, immagina, se con tutto quello che stai passando, ci fosse qualcuno accanto a te. La mia vita è stata costruita così, sono stata costruita per vivere questi momenti. La persona accanto a me non è necessariamente pronta a vivere tutte queste cose". 

    NON CONVOCATO DALLA FRANCIA - "Volevo giocare in Nazionale, se non l'ho fatto è perché così ha deciso Deschamps. Il motivo? Se lui vuole parlare può farlo, ma io non posso, mi dispiace. Non sono autorizzato". 

    PSG - "Auguro loro il meglio, spero che un giorno vinceranno la Champions League. Ma non adesso, che ne devo vincere un po' io... L'emiro mi ha detto che tutti si aspettavano che mi facesse un'offerta per farmi restare, ma mi ha intimato solo di seguire il mio sogno e che se avessi avuto bisogno di qualcosa, ci sarebbe stato". 

    REAL MADRID - "So di non aver avuto il miglior inizio di stagione al Real Madrid, ma bisognerà aspettare la seconda parte per esprimere giudizi. Ci stiamo preparando per vincere i trofei, che è quello che conta. Avrò successo qui. La gente è con te, ti sostiene. A Parigi è un'altra cosa, lì è "dimostra che dovremmo amarti". A Madrid ti dicono 'vieni con noi, fai parte della famiglia'".

    TROPPE PARTITE - "Se vogliono che giochiamo, giocheremo, ma non abbiamo spazi di recupero. Non dico che non vogliamo giocare, guadagniamo molto, ma dobbiamo anche riposare. Per quanto la gente ci consideri dei robot, in fondo siamo esseri umani come tutti gli altri". 

     

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