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    Mazzarri: 'Troppo signore all'Inter. Volevo Kolarov, Luiz Gustavo e Lamela'

    Mazzarri: 'Troppo signore all'Inter. Volevo Kolarov, Luiz Gustavo e Lamela'

    All’interno del programma “Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco”, il talk show sportivo condotto da Pierluigi Pardo in onda alle ore 23.05 su Italia 1, è intervenuto l’allenatore del Watford, Walter Mazzarri

    Mazzarri dichiara: “L’esperienza in Premier League? Siamo partiti bene, meglio di quello che ci potessimo aspettare perché abbiamo fatto il mercato in ritardo. La squadra però ha reagito bene e i ragazzi hanno superato le aspettative. Nostalgia dell’Italia? In questo momento sto bene qui, anche perché se avessi voluto sarei potuto restare in Italia, ma ad oggi sono molto contento di questa esperienza. Veder crescere questa squadra in un ambiente diverso mi dà molti stimoli". 

    "Conte può vincere la Premier? Certo, il Chelsea è fortissimo e lui è molto bravo. Poi ci sono altre 6-7 squadre che possono vincere il campionato. La competitività della Premier è molto alta, ci sono squadre che adesso sono distanti dalla vetta ma che hanno giocatori importanti, come ad esempio lo Stole City ,che affronteremo nella prossima gara, ha in rosa giocatori come Shaqiri e Arnautovic". 

    "All’Inter problemi di comunicazione e di chiarezza? Ho un’idea ma è meglio che non la esprima completamente. Nel mio primo anno c’è stato un cambio societario non normale e lì c’è stato tanto da fare perché la nuova società non ha sempre protetto le scelte dell’allenatore. Tante cose non potevo dirle apertamente perché dovevo proteggere il lavoro della società e forse con la stampa si sono creati degli equivoci. Ma questo è un discorso profondo che preferirei non toccare più. In generale però mi piacerebbe che si stesse più attenti alla valutazione della rosa che si ogni allenatore ha a disposizione. Non è che se si gioca con la maglia nerazzurra bisogna vincere per forza, non è un’equazione sempre esatta. Poi col tempo si è capita questa cosa. L’esperienza di de Boer all’Inter? Dall’esterno non si possono dare giudizi, perché non conosciamo la situazione e cosa si sono detti con la società. Magari lui ha detto di voler portare la squadra al terzo posto e ha sbagliato alcune valutazioni, ma non conoscendo la situazione non si può sapere. Poi se si cambiano molti allenatori possono subentrare degli equivoci perché a volte prendi giocatori forti, ma utili a un allenatore invece che a un altro. Un giocatore che ho chiesto all’Inter e che non è arrivato? Ce ne sarebbero stati tanti ma non li posso dire. Kolarov, Luiz Gustavo per esempio, non si poté riscattare Rolando che era stato uno dei migliori. Avevo chiesto anche Lamela, ma non si potevano prendere giocatori del genere e con me è stato fatto un mercato minore. Io però non sono un allenatore che va in conferenza e fa una lista di giocatori da prendere. In pubblico non si può dire tutto quello che ci si dice in privato con la società". 

    "Gli anni a Napoli? All’esordio in Champions con il Manchester City c’erano tutti giocatori esordienti in Champions. Forse solo De Sanctis non lo era. Questo la dice lunga di quello che si è fatto a Napoli in quegli anni. Il rapporto con De Laurentiis? Di sicuro il presidente mi stima, siamo stati insieme 4 anni. Lui ha preso il Napoli nelle categorie inferiori, l’ha portato in Serie A. Quando sono arrivato io la squadra è cresciuta, è tornata a essere un club importante e conosciuto in tutto il mondo e i meriti vanno dati a chi ha contribuito a questa crescita e un po’ anche a me. Un giudizio su Hamsik? Quando mi chiedono qual è il giocatore ideale per un allenatore penso a lui. E’ sempre sereno e positivo, non litiga mai con nessuno, accetta le scelte pur essendo un campione, pensa sempre alla squadra. Può fare tanti ruoli e li interpreta tutti benissimo. Differenze tra Higuain e Cavani? Sono molto diversi, Higuain partecipa di più al gioco della squadra, Edin è un bomber, un finalizzatore puro. Higuain ha anche l’assist nelle sue corde, Cavani è migliorato molto ma rimane un goleador. Lui esaltava al massimo il nostro gioco. Errori commessi al Napoli o all’Inter? Io sono un iper-critico, ogni partita che perdo ripenso a cosa avrei potuto fare di diverso. Magari quando si va in certi club non bisogna essere troppo signori con le società, forse questo ma la mia correttezza professionale mi ha fatto tenere sempre tutto all’interno della società". 

    "Se ho incontrato Elton John? Per ora no, vive in America quindi viene poco qui. Qui c’è un ambiente e un’atmosfera negli stadi che bisogna viverli per capire. E’ sempre una festa, ogni partita è un evento, tutti tifano per la propria squadra, mai contro. Gli stadi sono sempre pieni, è come fare sempre una partita internazionale ogni week end. La vittoria contro Ranieri? Abbiamo fatto una bella partita, ma a vedere il Leciester da vicino si capisce perché ha vinto l’anno scorso. Probabilmente non hanno l’esperienza giusta per fare due competizioni. Quest’anno stanno facendo benissimo in Champions e meno in Premier ma sono molto forti". 

    "La difesa a 3 è difensivista? Certi slogan non si sa perché nascono. La prima Juve di Conte con la difesa a 3 giocava un grande calcio e da quell’anno ha vinto tutto nelle stagioni seguenti. I numeri vanno interpretati, se la difesa a 3 diventa una linea bassa a 5 è un conto ma a 3 con i terzini alti si può fare anche un calcio propositivo, divertente e bello. Qui in Premier da quando Conte si è messo a 3 sta facendo benissimo, il West Ham e il City erano in difficoltà e sono passati alla difesa a 3". 

    "La Juventus può andare lontano in Champions? Due anni fa sono andati in finale. La Juve sta facendo bene anche in Europa, penso che quest’estate abbia costruito una rosa per puntare alla Champions, come è giusto che sia, ha comprato tutti giocatori di livello internazionale. Sono nel momento giusto per vincere anche fuori dall’Italia. L’obiettivo del Watford? Quando ho firmato il triennale il presidente mi ha detto che bisognava consolidarsi nella categoria e poi crescere negli anni successivo. Chiaramente io non mi accontento e voglio sempre il massimo. Per quest’anno vogliamo salvarci tranquillamente e poi puntare più in alto nelle prossime stagioni. Ma con calma perché il progetto è appena cominciato". 
     

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