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Intermania: prime rivincite per Moratti, Mazzarri e Guarin
LA MANO DI MAZZARRI - Intanto mister Mazzarri non perde occasione per respingere al mittente le accuse di difensivismo. In particolare tira una frecciatina al suo erede sulla panchina del Napoli, Benitez, il quale sta vivendo un periodo delicato: "Contropiedista a chi? Non rispondo più a chi non capisce di calcio. Io lascio parlare le partite, basta vedere il possesso palla e tante altre cose. Pressing alto e Medel le chiavi per attaccare, se scendiamo in campo tutti con l'atteggiamento giusto, possiamo giocare così anche contro le grandi squadre. Quest'anno sento che non caleremo alla distanza".
IL SORRISO DI MORATTI - Come nelle ultime partite della passata stagione, Mazzarri disegna un'Inter con due vere punte di ruolo e altrettanti interni di centrocampo di qualità come Hernanes e Kovacic. Quest'ultimo e Icardi, prima di cedere la società a Thohir, sono gli ultimi due regali confezionati sul mercato da Moratti, tornato ieri in tribuna a San Siro dopo quattro mesi di assenza.
IL RISCATTO DI GUARIN - Il presidente onorario applaude anche Guarin. Il centrocampista colombiano, messo sul mercato e rimasto in nerazzurro per mancanza di offerte all'altezza del suo valore, riparte da zero proprio come chiestogli da Mazzarri. La voglia di riscatto c'è, unita allo sforzo per diventare un giocatore più intelligente e meno istintivo, come dimostrano il gol e soprattutto l'assist per Osvaldo. La strada imboccata è quella giusta, ora bisogna continuare a pedalare così.