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    Inter, per Mazzarri fallimento doppio: Benitez e Stramaccioni meglio di lui

    Inter, per Mazzarri fallimento doppio: Benitez e Stramaccioni meglio di lui

    Lo sbarco di Walter Mazzarri a Milano si sta rivelando un fallimento sia tecnico che in termini numerici. I dubbi sul modo di gioco difensivistico (le famose ripartenze) che il tecnico di San Vincenzo si porta dietro da sempre sembrano deflagrare al cospetto di una piazza nobile del calcio italiano. Se è vero che l'Inter non è l'Inter di un tempo è anche vero che giocando in questo modo non ha futuro. Ieri ha provato a fare come nel derby: un'ora d'attesa poi dentro Kovacic alla spera in Dio. Non si può tenere sempre nove/dieci giocatori sotto palla senza una riconoscibile idea di gioco, sottolinea stamani Luigi Garlando sulla Gazzetta, e ha ragione. Fuori Kovacic, fuori Guarin, il più talentuoso tra i centrocampisti. Solo muscolari in mezzo al campo, questo è davvero troppo per allenare alla Scala del calcio. Perfino il Verona di Mandorlini, allievo del Trap, schiera tre giocatori offensivi in trasferta più Jorginho. E tutto questo a vantaggio di cosa? Ah già, della nota solidità difensiva delle squadre allenate da Mazzarri. Risultato: tre gol subiti in più e quattro punti in meno perfino del melodramma Strama.

    Ma i numeri sono ancora più impietosi se raffrontiamo il Napoli a trazione anteriore di Benitez con quello di Mazzarri. Il Napoli non aveva mai fatto 39 punti in 18 partite, tre in più dell'anno scorso. Era dai tempi di Maradona, ma allora non c'erano i tre punti, che non raccoglieva così tanto. E tutto questo senza mai rinunciare ai quattro attaccanti. Insomma una rivoluzione culturale che sta dando risultati pratici straordinari. 

    Ecco allora che a Mazzarri, ormai superato anche a Napoli, non resta altro che rifugiarsi nell'ennesima stucchevole recita contro gli arbitri rei di affossare le ambizioni della sua Inter capace di "schiacciare gli avversari" nella propria area. La cosa di per se non sarebbe ne nuova ne grave ammesso che Mazzarri non pensi davvero che la gente sia disposta a credere a certe fandonie.

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