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Materazzi: ‘Triplete? La Juve arriva sempre in finale e poi perde. Sul 5 maggio...'
SU INTER E NAZIONALE - “Vista la mer… che abbiamo mangiato noi negli anni 2000, mi sarebbe piaciuto se tu ci fossi stato nel 2006 ma anche nel 2010 (dice rivolto a Vieri, ndr), purtroppo però ci siamo separati prima. Sono sicuro che saresti stato uno di quelli che nel 2010 avrebbe giocato. Saresti stato meglio di qualche altro che invece c’era”.
SUL 5 MAGGIO - “Io lo dico sempre, non me ne vogliano i tifosi della Juve, ma quello del 5 maggio sarebbe stato lo scudetto più bello, perché inaspettato. Perché arrivavi da degli anni ancora peggiori. Poi piano piano avevamo costruito, erano arrivati tanti giocatori. Poi purtroppo è andata come è andata, merito a chi l'ha vinto e pace per loro. Però era il più bello, eravamo forti, c'erano tanti italiani che non guasta mai. C'erano tanti stranieri ma c'era una colonna vertebrale italiana che fa sempre tanto, non a caso la Juve è così forte perché ci sono stati tanti italiani”.
SU MOURINHO - “Mourinho era un fenomeno. Al suo primo allenamento, è arrivato in Pinetina, tutti stavamo in silenzio, non volava una mosca e lui ci ha detto: 'Oh potete anche ridere con me eh'. Da lì si è sciolto l'ambiente e poi è stato uno spasso. Da fuori sembra un sergente cattivo ma con noi era un fratello, un padre e un figlio di puttana allucinante, ti ammazzava. Ti diceva di quelle cose... Però ha creato quell'empatia che nessuno si azzardava a dire o a pensare diversamente da quello che lui ci. Una volta ad Adriano disse che non lo avrebbe fatto più giocare perché era stato a far serata, domenica sera derby lui e Ibra in attacco, tre giorni dopo. E fece una partita incredibile perché lui sapeva le corde che doveva toccare. Lui era così”.
L’ANEDDOTO SU BARCELLONA-INTER - “Quando a Barcellona è stato espulso Thiago Motta ci disse: 'Ragazzi noi ci alleniamo 7 contro 5, 9 contro 5... Qui siamo 11 contro 10, non pensiamo di partire dal portiere, diamola lì, lunga da Julio e difendiamoci 11 contro 10 e infatti ce l'abbiamo fatta ma perché eravamo organizzati. Eravamo forti, avevamo cambiato molto, avevamo preso Eto'o, Lucio, Milito, Snejider. Vincevano uno scudetto da soli”.
SU ETO’O - “Eto’o aveva fatto il Triplete l'anno prima, stimolarlo non era facile. José sai quanti messaggini gli avrà mandato per dirgli 'ti hanno scambiato pensando di migliorare, mandandoti qui che non abbiamo vinto', poi è arrivato qui e ci ha fatto vincere il Triplete. Penso che quell'anno lui era disposto a tutto. Lui ha vinto due triplete di fila, cose che forse non capitano a nessuno. Lui c'è riuscito con due squadre diverse. Cose di altra categoria”.
SU MILITO - “Milito penso che abbia perso tempo. Con tutto il rispetto per tutte le squadre in cui ha militato, però era un giocatore che poteva giocare tantissimi anni in grandi squadre perché era intelligente, forte, molto molto umile, e faceva sempre gol”.
LA JUVE NON VINCE LE FINALI - “Cosa sarebbe successo in caso di tre ko a Siena, in Coppa Italia e a Madrid? Io mi sarei ammazzato. Quando non vinci e arrivi secondo… Lo sai meglio di me. È già difficile arrivarci, la Juve arriva sempre lì e poi perde le finali. Ma è difficile arrivarci. Io ho perso il 5 maggio e qualche finale di Coppa Italia, ci vuole fortuna. La Champions vale due campionati: finisce a dicembre e a febbraio è un’altra cosa”.
FAVORITA PER LO SCUDETTO - “L’Inter sta facendo tanto, ma la Juve è ancora superiore. Bisogna dirlo, altrimenti sembriamo quelli che fanno i grossi dietro la tastiera. Loro hanno lavorato bene negli anni, ma sono sicuro che arriveremo anche noi. Quest'anno è mancato qualcosa negli scontri diretti, ma se ricomincia il campionato non è detto niente eh. A porte chiuse poi, è un altro campionato. Vedremo. Poi che vinca il migliore”.