MasterSport Parma: intervista a Miglietta, ad del Coni
Guglielmo Trupo
Al Master internazionale in strategia e pianificazione degli eventi e degli impianti sportivi, arrivato alla 19a edizione, l'ammistratore delegato del Coni, Alberto Miglietta, spiega agli alunni dell'Università di Parma il funzionamento della struttura Coni, "un ministero vigilante senza portafoglio, che ha la responsabilità di controllo di tutti gli sport". Il dibattito è incentrato sul Coni servizi, ente nuovo nato dalle "ceneri" del Coni. "Con una delega che il Presidente del Consiglio affida a un Ministro, in questo caso Delrio, si ha un contatto con tutto il mondo dello Sport per l'organizzazione attraverso noi. Il Coni è una struttura importante, si tratta di un ente pubblico che vive con risorse annue assegnate dalla legge di stabilità. Circa 400 milioni. Prima il Coni viveva con gli introiti del Totocalcio, 1.400 miliardi di vecchie lire. C'è una grande differenza di introiti se li paragoniamo al nostro tempo. Ogni domenica c'era un versamento di denaro imponente dedicato alle schedine e i due terzi andavano allo Stato. Al tempo non si sapeva come spendere tutti i denari, oggi invece non disponiamo più di ingenti somme e andiamo in difficoltà. Siamo l'unico interlocutore del Cio e l'unico per lo Sport italiano. I nostri introiti vengono destinati alle federazioni sportive, in tutto il territorio nazionale. Tutta la gestione organizzativa passa da noi. In più siamo in grado di offrire sostegno alla preparazione Olimpica, di tutti i settori. Il Coni, a un certo punto, non ha avuto più introiti perché la gente ha smesso di giocare al Totocalcio. Eravamo sull'orlo del fallimento, con una mole di spesa da affrontare senza i soliti ricavi. Il governo interviene nel 2002 istituendo la Coni Servizi Spa e tutte le azioni sono del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Tremonti, allora Ministro, ci ha svuotato di tutto e noi siamo diventati un ente pubblico e giuridico, con tutti i beni che per legge sono stati trasferiti alla Coni Servizi. Tutto i debiti pure però, con crediti e dipendenti compresi". Dopo essersi intrattenuto con i studenti del Master, Alberto Miglietta, in esclusiva a calciomercato.com, ha spiegato la situazione del Parma: "Sono venuto volentieri per cercare di avere contatti con ragazzi che vogliono investire sul futuro. Lo Sport è fondamentale per la crescita, e i professionisti ci servono per aumentare il livello di chi governa lo sport in generale. Alzare il livello di conoscenza è fondamentale. Ci siamo fatti l'idea che anche il calcio ha un sacco di problemi e questa situazione che si è venuta a creare qua ci fa male. Purtroppo sono fatti che accadono ma dalle situazioni negative bisogna trarre insegnamento. Bisogna cercare di aumentare sempre di più la parte di controllo affinché si impedisca che tutto ciò accada. La mia mente va ai dipendenti del Parma Calcio, non solo al risultato sportivo. I colpevoli? Sono le persone che complessivamente, con scarsa perizia, hanno condotto a una situazione del genere. Non conosco la situazione di Collecchio, del centro sportivo in generale, bisogna attendere la data del 19 marzo ed essere freddi. Manenti? E' una persona che ha acquisito la proprietà di questa società che ha grandi difficoltà ad affrontare questa situazione. Credo che in generale ognuno di noi si sia fatto una idea ed è meglio che la tenga per sé".