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  • La posizione di Leao, il ruolo di Reijnders e la difesa: come giocherebbe il Milan di Allegri

    La posizione di Leao, il ruolo di Reijnders e la difesa: come giocherebbe il Milan di Allegri

    • Emanuele Tramacere
    Il Milan di oggi avrà un volto completamente diverso rispetto al Milan che impareremo a conoscere a partire da giugno, quando la rivoluzione che l'amministratore delegato Giorgio Furlani ha in mente, verrà concretizzata nei fatti. E se la scelta del direttore sportivo da inserire in organico sarà fondamentale per le prossime mosse rossonere anche sul mercato, altrettanto decisiva sarà quella di colui che si siederà sulla panchina rossonera a partire dalla prossima estate. Il nome più caldo di queste ore resta quello di Massimiliano Allegri, da tempo idea che germoglia nella testa del dirigente e che, libero da contratto, a giugno potrebbe ritornare in un luogo che ben conosce e, soprattutto, con cui ha già vinto in passato.

    L'ex allenatore della Juventus ha idee chiare e concetti tattici ben definiti, ma da tempo studia e confida ad amici e conoscenti di avere delle idee su come questa squadra possa essere messa in campo. È inevitabile che molto dovrà cambiare e che molto si baserà anche sulle scelte che dovranno essere fatte su quei giocatori che sono in scadenza di contratto a giugno 2026 e che, inevitabilmente, condizioneranno poi l'11 che scenderà in campo.

    La posizione di Leao, il ruolo di Reijnders e la difesa: come giocherebbe il Milan di Allegri

    La questione centrale è che un giocatore come Rafael Leao, se sta bene, deve scendere in campo sempre. Averlo contro da avversario, anche se non è in quelle giornate dove è devastante, quantomeno ti obbliga ad utilizzare un piano partita con cui poterlo contenere. La novità potrebbe essere il ruolo, più centrale e meno allargato sulla fascia dove, invece, potrebbe essere libero di svariare Pulisic, autentico jolly sulla trequarti ed elemento più utile al ripiegamento difensivo.

    Il vero dubbio tattico sarà per Reijnders, esploso da rifinitore, ma incartato in un ruolo da regista puro. Per Allegri potrebbe avere un ruolo alla Rabiot, ma per consentirlo servirà investire nel reparto alla ricerca di almeno una mezzala extra di contenimento da inserire accanto a Fofana. È qui che per Allegri si può giocare la battaglia chiave del mercato. 

    Allegri in carriera ha poi spesso e volentieri alternato sia la difesa a 4 che una linea a 3 ma ipotizzando la conferma di Walker e l'innesto di un terzino sinistro differente da Theo Hernandez se il francese dovesse dire addio, una linea a 4 pura e più bloccata completerebbe un 4-3-3 che riporterebbe la società rossonera ad un progetto tecnico più vicino a quello dello scudetto di Pioli. 

    Qualunque sia lo sviluppo tattico del Milan, comunque, oggi Massimiliano Allegri è ritenuto l'allenatore più pronto per gestire questo gruppo, per ridare alla squadra un'organizzazione difensiva che possa poi valorizzare la produzione offensiva della squadra e, soprattutto, sarebbe un uomo che la piazza conosce già e che ci ha sempre messo la faccia davanti a stampa e tifosi. In un momento di grandi incertezze sarebbe quella certezza assoluta che è mancata in questa stagione di progetti stranieri non andati a buon fine. Sarà lui la scelta finale?

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    Commenti

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    pir
    pir

    Allegri potrei digerirlo(sperando che si sia un po' aggiornato su come allenare la fase offensiva...

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