Marsullo: Milan, con tutti questi difensori serve il Trap
Borriello per la terza volta in carriera al Genoa. Neanche Lassie è tornato più volte a casa in vita sua. Anche Santon è rientrato a casa, ma la fidanzata dice che è stato il Newcastle a obbligarlo, e potrebbe anche essere dato che il terzino, prima incoronato erede di Facchetti e poi ceduto come un Pistone qualsiasi oltre Manica, aveva giurato che non avrebbe mai più indossato la casacca nerazzurra. Torna pure Gila, dato che in Cina di violino ne capiscono poco e, a dirla tutta, dopo un po’ ci si annoia anche a giocarci a calcio. Lo sa il vecchio Diamanti, che torna anche lui in Italia, per dare sempre più forza al dato statistico che da noi i giovani non trovano lavoro. Chiedetelo a Bonazzoli, la diciassettenne promessa dell’Inter girata alla Samp per sette milioni di euro con il contro riscatto entro i primi tre anni fissato a dodici, milioni. Roba che verrebbe da chiedere ad Ausilio: ma non facevate prima a tenervelo, ‘sto ragazzo? No, perché si dovevano pagare gli ingaggi di Podolski e Shaqiri. Che se per il secondo si intravede un futuro (anche perché c’è l’obbligo di riscatto; trattativa evidentemente non condotta da Galliani, eroe del diritto di riscatto, mai del dovere), per il primo già ci si immagina il ritorno estivo all’Arsenal e, subito dopo, il viaggio di sola andata per la Germania, magari con l’ennesimo ritorno al Colonia (chiedere sempre a Borriello come fare il 3 x 2). Eto’o che sembra non aver perso la sua velocità: ventiquattro ore dopo l’esordio in blucerchiato già rischiava di risolvere consensualmente il contratto. Ditemi se non è uno sprint questo. Il Milan s’è Destro, dopo Cerci, e una quantità di difensori che neanche Trapattoni dei bei tempi aveva in rosa; se mettiamo pure che al Milan vendere i difensori in esubero è pratica complessa, Zaccardo e Armero insegnano. Anche perché, visti i tempi, metti che non ti pagano l’ingaggio da un’altra parte? Tipo a Parma, dove ancora non si è capito bene chi è il presidente, chi il contabile, e soprattutto come abbiano fatto a comprare nuovi calciatori se ancora devono pagare i vecchi. In tutto questo, l’ennesimo big lascia l’Italia per l’Inghilterra; Cuadrado alla corte di Mou (per un prezzo, francamente, esagerato) magari è solo l’antipasto di ciò che accadrà in estate alla Juve, sponda Pogba. Risulta difficile pensare che si possa resistere ai milioni francesi, inglesi o spagnoli. Ma nel caso così fosse, il vero colpo del mercato estivo italiano sarebbe questo: non aver venduto il più forte campione della Serie A. Bei tempi andati, i mercati che furono, quando Cristiano Zenoni valeva trenta miliardi (di lire) e al Barça scippavamo Ronaldo. Teniamo duro, la ruota (della fortuna) girerà. Allegria! Marco Marsullo @MarsullOfficial