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    Marotta: 'Mercato? Serve gente da Juve'

    Marotta: 'Mercato? Serve gente da Juve'

    Beppe Marotta, ad della Juventus, parla della rimonta che la squadra bianconerra sta facendo in campionato. Fra i meriti, ci sono anche quelli della dirigenza: "A cominciare dal presidente. La grande forza della Juve è stata nella valutazione dei suoi vertici, che non è stata quella umorale dopo una vittoria o una sconfitta, ma complessiva". 

    Spiega l'ad bianconero a Radio Anch'io lo Sport, su Radio Rai: "La società conosce il valore della squadra e dell'allenatore, e ha avuto pazienza nella consapevolezza che il gruppo a disposizione di Allegri è quello giusto per i nostri programmi, e che l'allenatore ha grande praticità e grande qualità. Oggi il calcio brucia tutto troppo in fretta e con una estrema facilità, basta qualche prova negativa e si azzardano giudizi. Sta ai dirigenti non dare retta a queste critiche, ci siamo chiusi a riccio, abbiamo supportato il tecnico e la squadra, e ora i risultati si vedono".

    SUL CAMPIONATO - "Mancini si nasconde, è furbo quando dice che la lotta scudetto è fra Fiorentina, Napoli e Juve. Ma io dico che l'Inter è la squadra da battere, ha dalla sua la storia della società, un allenatore con grandissima esperienza che ha assemblato una rosa di giocatori magari non di grandissima qualità ma di grandissima carica agonistica, non bada magari alla qualità del gioco ma alla sostanza».

    SUL MERCATO - "Rinforzi in difesa? A livello difensivo stiamo bene, abbiamo 3 nazionali come Bonucci, Chiellini e Barzagli e il miglior Under 21 dello scorso anno che si chiama Rugani che ha avuto ancora poche possibilità di giocare, li abbiamo avuti a centrocampo, con una serie di infortuni, ma il mercato di gennaio si chiama "di riparazione´ e onestamente non mi pare dobbiamo riparare nulla. È difficile trovare giocatori all'altezza della Juve a gennaio"

    SU ALLEGRI - "La sua reazione? È comprensibile e condivisa dalla società. Cali di tensione del genere non sono accettabili da un squadra di questa caratura. Commettere quegli errori e rischiare di compromettere un risultato sarebbe stato davvero molto grave".

    SULLA RIMONTA -  "Oggi il calcio brucia tutto troppo in fretta, basta qualche prova negativa e si azzardano giudizi. Sta ai dirigenti non dare retta a queste critiche, ci siamo chiusi a riccio, abbiamo supportato il tecnico e la squadra, e ora i risultati si vedono. Cosa è cambiato? Pazienza, consapevolezza. Il gruppo di Allegri rispondeva ai nostri programmi, l'allenatore ha grande professionalità, praticità e nell'anno precedente ha dimostrato grande qualità portando a casa grandi risultati e ricordiamoci in che momento è arrivato alla Juventus".

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