Marotta-Fenucci per fermare Lotito, che punta al doppio colpo: presidenza della Lega di B e un suo uomo per la A
Sono giorni caldi per il futuro assetto dirigenziale del calcio italiano, sia in Serie A che in Serie B, con le assemblee chiamate ad eleggere i rispettivi presidenti. Il protagonista indiscusso su entrambi i fronti è il patron della Lazio Claudio Lotito, che oggi proverà a far eleggere per la Lega di A un presidente che sia ancora una volta (dopo Maurizio Beretta) di sua emanazione, mentre sabato scenderà in campo in prima persona per la poltrona della Lega di B.
In entrambi i casi, si parla di fronti spaccati, di club divisi quasi su tutto, ma di una volontà, più o meno ferma, di arginare lo strapotere assunto in seno alla FIGC dal presidente della Lazio. Secondo Repubblica, nella sede della Lega di Serie A di via Rosellini a Milano, Lotito proporrà la nomina dell'ex presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, per la successione di Beretta; la sua candidatura sarebbe alternativa a quella dell'avvocato Leandro Cantamessa, legale del Milan, il professor Mario Libertini ed Ezio Maria Simonelli, presidente del Collegio dei revisori, nome istituzionali che potrebbe mettere d'accordo un po' tutti. Col rischio di una nuova fumata nera anche oggi e il commissariamento prospettato dal Coni sempre più vicino, attenzione allora alla partita che si giocherà per nominare i due consiglieri federali della Serie A. Quella di Lotito è ormai una corsa contro il tempo per portare più presidenti possibili dalla propria parte, mentre l'opposizione è rappresentata dal tandem composto dall'ad della Juve Beppe Marotta e da quello del Bologna Fenucci.
LOTITO VUOLE ANCHE LA SERIE B - L'obiettivo principale di Lotito è mantenere un posto in consiglio federale e conservare la sua enorme sfera di influenza, motivo per cui ha avanzato la sua candidatura alla guida della Lega di B al posto di Andrea Abodi, al momento non intenzionato a partecipare alla contesa dopo aver perso la sfida con Tavecchio per la presidenza della Federazione. Anche sabato, esattamente come oggi nell'Assemblea di A, potrebbe non esserci alcun accordo, visto che il fronte rappresentato dal numero 1 del Frosinone Stirpe, punta al mancato raggiungimento del numero legale. Lo scopo è mettere Lotito in minoranza e provare ad eleggere un presidente che metta d'accordo tutti, altrimenti attenzione al possibile ritorno sulla scena dello stesso Abodi, che sarebbe il nome forte da opporre al patron biancoceleste.
In entrambi i casi, si parla di fronti spaccati, di club divisi quasi su tutto, ma di una volontà, più o meno ferma, di arginare lo strapotere assunto in seno alla FIGC dal presidente della Lazio. Secondo Repubblica, nella sede della Lega di Serie A di via Rosellini a Milano, Lotito proporrà la nomina dell'ex presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, per la successione di Beretta; la sua candidatura sarebbe alternativa a quella dell'avvocato Leandro Cantamessa, legale del Milan, il professor Mario Libertini ed Ezio Maria Simonelli, presidente del Collegio dei revisori, nome istituzionali che potrebbe mettere d'accordo un po' tutti. Col rischio di una nuova fumata nera anche oggi e il commissariamento prospettato dal Coni sempre più vicino, attenzione allora alla partita che si giocherà per nominare i due consiglieri federali della Serie A. Quella di Lotito è ormai una corsa contro il tempo per portare più presidenti possibili dalla propria parte, mentre l'opposizione è rappresentata dal tandem composto dall'ad della Juve Beppe Marotta e da quello del Bologna Fenucci.
LOTITO VUOLE ANCHE LA SERIE B - L'obiettivo principale di Lotito è mantenere un posto in consiglio federale e conservare la sua enorme sfera di influenza, motivo per cui ha avanzato la sua candidatura alla guida della Lega di B al posto di Andrea Abodi, al momento non intenzionato a partecipare alla contesa dopo aver perso la sfida con Tavecchio per la presidenza della Federazione. Anche sabato, esattamente come oggi nell'Assemblea di A, potrebbe non esserci alcun accordo, visto che il fronte rappresentato dal numero 1 del Frosinone Stirpe, punta al mancato raggiungimento del numero legale. Lo scopo è mettere Lotito in minoranza e provare ad eleggere un presidente che metta d'accordo tutti, altrimenti attenzione al possibile ritorno sulla scena dello stesso Abodi, che sarebbe il nome forte da opporre al patron biancoceleste.