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Maria Luisa Ceciarelli ci ha lasciati all'alba, la leggenda Monica Vitti non morirà mai
Maria Luisa se ne è andata all'alba. Una notizia che da anni, ormai stava sospesa nell'aria e che prima o poi tutti si aspettavano di dover sentire. Oppure anche no. Perché, tutto sommato, ciascuno di noi è portato a illudersi che le cose meravigliose non verranno mai attaccate e intaccate dal tempo, mortificate dal male, corrose dalla dimenticanza. Sicché se Monica Vitti era perlopiù diventata un'ombra che passeggiava nel pensiero in realtà la potevi guardare, ammirare, toccarla e parlarle tutte le volte che volevi. Bastava accendere la televisione oppure andare in qualche cinema d'essai. Trovavi sempre un film dove lei, la leonessa del cinema italiano, teneva testa e talvolta oscurava la statura dei suoi grandi compagni di viaggio come Sordi, Gassman, Tognazzi, Mastroianni e Manfredi.
Maria Luisa, anzi Monica che aveva cominciato recitare in teatro per ruoli drammatici e anche tragici come la "Marylin" de "La caduta" di Arthur Miller e che poi aveva proseguito lungo la strada dell'incomunicabilità diretta dal regista e suo amante Michelangelo Antonioni. Poi, un giorno, Monicelli liberò la farfalla che viveva dentro di lei e Monica divenne la più amata e più desiderata dagli italiani grazie a un numero impressionante di pellicole che non scoloriranno mai. Maria Luisa non c'è più. Monica ci sarà sempre. Una leggenda non può morire.