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  • Marazzina: 'Il Bologna si salva, niente Europa per il Toro'

    Marazzina: 'Il Bologna si salva, niente Europa per il Toro'

    La promozione seguita dal fallimento della società, per Massimo Marazzina, è una “ferita ancora aperta”. Così come sono ancora tanti i rimpianti per non essere riuscito, successivamente, a tornare in granata. Eppure, l’ex attaccante di Torino e Bologna ci è andato davvero molto vicino.

    Ci racconti com’è andata quell’estate: fu davvero a un passo dal ritorno con Cairo presidente?
    E’ verissimo, ed è un desiderio che, purtroppo, non sono riuscito a realizzare. Dal giorno in cui venne comunicato il fallimento, io ho sempre voluto restare, ma purtroppo le cose andarono diversamente. Ebbi tante telefonate con il presidente, che mi disse: . Intanto, il Siena era molto interessato a me: il tempo stringeva, io rischiavo di rimanere senza squadra e firmai con i bianconeri. Sono spiaciuto per non aver più vestito il granata, ma tengo sempre nel cuore questo club e questa tifoseria.

    Tornando all’attualità, la squadra di Ventura ha ritrovato la vittoria a Bergamo: è la partita della svolta, come l’ha definita Bovo?
    Sicuramente vincere aiuta a vincere e dà morale, e queste sono prerogative fondamentali per disputare un bel campionato. L’Atalanta, specialmente in casa, è davvero forte, e questi tre punti conquistati in trasferta valgono doppio. Ci sarebbe bisogno di maggiore equilibrio da parte dei tifosi, ma ho imparato a conoscerli durante i miei anni sotto la Mole e so che sono fatti così: basta poco per farli esaltare e ancora meno per farli deprimere. Con il lavoro dell’allenatore, questa squadra può fare grandi cose, ma credo che il valore del Toro, più o meno, sia da queste posizioni di classifica, fuori da un piazzamento per l’Europa.

    In questo momento l’attacco fa davvero fatica: Quagliarella si è inceppato e Belotti, pur migliorando partita dopo partita, è ancora a secco.
    Calcisticamente, ho cresciuto io Fabio e conosco bene le sue qualità. E’ un periodo di appannamento, dovuto anche al fatto che gioca sempre perché, probabilmente, le alternative non convincono del tutto Ventura, ma i suoi gol li ha sempre segnati. Belotti, invece, deve ancora dimostrare tutto, però è molto giovane e in prospettiva è un acquisto interessante. Lo vedo sulla strada giusta, e vedo tante analogie con Destro: ha faticato all’inizio, ma una volta che si è sbloccato non si è più fermato.

    A proposito di Destro e del Bologna: domani i rossoblù si presentano a Torino galvanizzati dalla cura Donadoni. Che partita sarà?
    Gli emiliani sono tornati a far punti, l’obiettivo deve essere la salvezza e continuando così credo che la raggiungeranno. Con Donadoni sembrano rinati, ma non è sempre l’allenatore il problema: il suo predecessore era Delio Rossi, non uno qualunque. La ruota è girata a favore del Bologna e ora i risultati arrivano, penso però che contro la Roma, su un campo asciutto e senza il diluvio, la squadra di Garcia avrebbe vinto facile. Domani sarà una bella partita, con il Toro che vuole trovare continuità e il Bologna che proverà a far punti pesanti in uno stadio molto difficile. 

    Emanuele Pastorella

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