Maradona: 'Non sono un evasore! 40 milioni? Mai neanche guadagnati'. Poi il legale va incontro al Fisco VIDEO
Diego Armando Maradona è tornato a parlare della sua situazione con il fisco italiano: "Non sono un evasore, voglio venire tranquillamente in Italia, non essere perseguitato. Io non ho niente da nascondere. Non ce li ho 40 milioni, non li ho neanche guadagnati".
RITORNO A NAPOLI - Il Pibe de Oro ha parlato a Roma, all'indomani della giornata intensa vissuta ieri quando, dopo essersi svegliato prestissimo (7 del mattino), scortato dal manager Ceci e dall’avvocato Pisani, si sono diretti verso Napoli, ripercorrendo lo stesso percorso affrontato appena 12 ore prima. «Diego ha presentato due memoriali difensivi che voleva depositare in Procura. Lo abbiamo fatto mentre lui attendeva in auto": questo quanto dichiarato dal suo legale e amico Angelo Pisani. Si tratta, nel primo caso, di un memoriale relativo all’esposto presentato al Tribunale di Napoli da Cristiana Sinagra che accusa Maradona di diffamazione dopo alcune frasi pronunciate dal suo legale argentino che, in merito alla nascita di Diego jr, lo definì come il frutto dell'episodio di una sola notte. Ora sarà il pm a decidere se rinviare a giudzio o meno.
MEMORIALE SU EQUITALIA - Il secondo riguarda proprio il contenzioso con il Fisco italiano: come noto sono ben 40 i milioni di euro che Maradona dovrebbe versare nelle casse dell'erario (quasi tutti frutto di interessi di mora e sanzioni) per le vicende risalenti al periodo in cui l'argentino giocava in Italia. Nelle 36 pagine Maradona ribadisce che la presunta evasione non sarebbe mai avvenuta e che i giudici penali e tribunali dal 1992 avrebbero escluso qualsiasi violazione. L’avvocato Pisani è convinto che i due memoriali scagioneranno Maradona sia dalle accuse della Sinagra, sia dalle richieste del Fisco italiano.