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    Napoli, Benitez a 360°: 'Maradona? L'ho nascosto ai ragazzi'

    Napoli, Benitez a 360°: 'Maradona? L'ho nascosto ai ragazzi'

    Il tecnico del Napoli Rafa Benitez, intervistato nel corso della trasmissione 'Al Primer Toque' su Onda Cero, ripensa alla vittoria contro la Roma. 'Sapevamo di aver fatto bene anche nella gara d'andata: nonostante il 2-0 anche nel primo tempo la squadra aveva espresso un gran gioco - afferma lo spagnolo -. Siamo riusciti a limitare la Roma esprimendo il nostro potenziale offensivo, senza prendere gol. Maradona? Sapevo che sarebbe arrivato, i calciatori no. Non ho voluto svelarlo per non distogliere la loro concentrazione, ma ho chiesto ad Higuain chi fosse il suo idolo calcistico... Non sono riuscito a parlare con Diego perchè la passione dei napoletani, com'è noto, è infinita e per ragioni di sicurezza non è stato possibile, vista la grande presenza di tifosi. La scelta del colore di maglia? E’ normale e facile da comprendere: la scaramanzia qui a Napoli è fondamentale. Visto che abbiamo avuto buoni risultati con la maglia gialla stiamo continuando ad utilizzarla e lo faremo finché porterà fortuna... In campionato la Juve sta facendo benissimo, adesso non si può vincere lo scudetto ma chi capisce di calcio ed è oggettivo nelle analisi può riconoscere che abbiamo ancora tanto cammino da svolgere e possiamo migliorare molto. Vogliamo far bene in campionato e nelle coppe. Il nostro obiettivo primario chiaramente è avvicinarci alla Roma; i giallorossi giocano soltanto una gara a settimana, e questo influisce moltissimo. In Coppa l'atteggiamento tattico può fare la differenza, mentre in campionato è il numero di giocatori che hai a fare la differenza. E' stato assurdo uscire dalla Champions con quattro vittorie, non era mai accaduto. Resta la soddisfazione di aver dimostrato il nostro potenziale per il futuro: siamo una squadra che sta crescendo e ha cambiato tanto sia tatticamente che come uomini, serve tempo. Callejon? Sta lavorando benissimo e gli ho detto che se continua così avrà molte possibilità di essere convocato in Nazionale. Mi hanno detto che lo stanno seguendo con attenzione per la Roja. Higuain? Ha bisogno di sentirsi amato per rendere al massimo e qui a Napoli questo sta accadendo, sta vivendo una grande stagione'.

    'Il Napoli di Maradona e Careca era fortissimo, ma la gente dimentica che prima dell'arrivo di De Laurentiis gli azzurri erano in grande crisi - sottolinea Benitez -. La squadra ha tanti risultati positivi anche dal punto di vista economico, non ci sono debiti e si cerca di mantenere un equilibrio. E' ovvio che per conseguire questi obiettivi non si può spendere tanto per quanto riguarda i cartellini e gli stipendi, quest'anno abbiamo potuto fare un gran colpo, prendendo Higuain, solo grazie alla cessione di Cavani. Il presidente vuole che la squadra abbia un appeal internazionale, come allenatore noto molta motivazione e ambizione a tutti i livelli. Nuovi arrivi dalla Spagna? Stiamo valutando: quello iberico è un mercato di qualità, dove i prezzi si sono abbassati per le difficoltà dei club. Ovvio che per spendere dipendiamo molto dalla gestione economica della società, che dipende a sua volta dai risultati del campo. Qui non c'è un presidente che investe improvvisamente 100 milioni, si cerca di mantenere un equilibrio senza perdere qualità. Quest'anno abbiamo fatto benissimo, la rosa ha un'età media più bassa e maggiore tasso tecnico, cercheremo di continuare in questo senso. La cessione di Edu Vargas? La chiave per il suo trasferimento è stato l'interesse di Rufete e Fabian Ayala. Abbiamo valutato il Valencia l'opzione migliore e abbiamo convinto il presidente: sono sicuro che lì potrà far bene, perché è un grande giocatore'.

    Benitez infine ricorda anche i suoi trascorsi sulla panchina dell'Inter: 'In nerazzurro abbiamo conquistato due titoli con una squadra molto spremuta. Si disse che si sarebbe investito per rinforzarla e questo non avvenne. Era una situazione impossibile, non c'era alcun tipo di appoggio. La gente ricorda diversamente, ma sono passati tre anni, sono stati spesi molti milioni di euro sul mercato, e i nerazzurri sono ancora in difficoltà. Le critiche di Materazzi? In Italia lo conoscono tutti, meglio non riferire ciò che si dice. Il suo tweet non è nemmeno da considerare, il personaggio si conosce'.

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