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  • Manfredi: "Investiti 100 milioni nella Sampdoria. Alle altre di B facciamo paura, il futuro e lo stadio..."

    Manfredi: "Investiti 100 milioni nella Sampdoria. Alle altre di B facciamo paura, il futuro e lo stadio..."

    Il presidente della Sampdoria, Matteo Manfredi, ha commentato i temi salienti di questa estate blucerchiata, a partire da quanto la nuova proprietà ha investito nel club: "Crediamo nel nostro lavoro. Ma poi serve la sostanza. Lo scorso campionato è costato agli investitori del mio family office una sessantina di milioni. Per il prossimo ce ne vorranno almeno altri 40. A giugno 2025 cioè saremo in tripla cifra, 100 milioni…"

    Il problema però è la struttura del calcio italiano: "Gli introiti in B sono modestissimi, non si è nemmeno definita la vendita dei diritti tv 24/25. Io ai miei investitori devo rispondere che la principale fonte di introiti del club è ancora in sospeso... Non è incentivante oggi investire in un club di B per chi vuole ricostruire, creare. Non a caso ci sono diverse società in vendita, lo sanno tutti, e stanno faticando a trovare un acquirente. La differenza nel nostro caso l'ha fatta il brand, la Sampdoria è conosciuta in tutto il mondo. Alla base del progetto ci sono sempre i nostri tifosi. Tanti nuovi calciatori ci hanno scelto per loro e per l'ambiente che sanno creare. Marassi quest'anno deve fare ancora di più la differenza".

    Discorso Salary Cap: il conteggio di fine luglio del salary cap attesta al Doria uno sforamento di oltre 15 milioni il tetto dei 10, "che andremo a coprire per il 40% con una garanzia" assicura Manfredi a Il Secolo XIX. "La B, com'è strutturata oggi, è un serbatoio dove metti dei gran soldi, con ricavi praticamente inesistenti". E a proposito di Cellino: "Ci sono club tenuti a galla con i soldi dello Stato. Il Genoa, la Sampdoria fanno i concordati, io ho sempre pagato tutto e tutti. Facciamo paura? Non so se sia solo un tema di competizione… Il calcio ha la memoria corta, vorrei ricordare che Gestio Capital si è impegnata a pagare debiti pre-esistenti della Samp per oltre 70 milioni. Certo che se anche in Italia venissero applicati i requisiti di adeguatezza ed onorabilità, il calcio avrebbe un altro appeal. Ieri (venerdì) poi ne è uscita un'altra. Hanno messo in discussione lo stipendio di Pedrola…"

    Argomento stadio: "Portiamo avanti il progetto proposto dal Genoa . Stiamo chiudendo lo statuto della newco, ci vorrà ancora almeno un mesetto". E sul nuovo board: "Alessandro Messina lo conosco da vent'anni, è il mio braccio destro. Partecipa alla vita del club, lo vedrete spesso a Bogliasco. Ma non ha nessuna interferenza sul giornaliero del nostro amministratore delegato Raffaele Fiorella. Per le giovanili abbiamo scelto un profilo che costa, Luca Silvani. Ed è già una risposta. Le aspettative sono alte. Il campionato Primavera quest'anno sarà super competitivo ma ci vogliamo essere"

    Chiusura sul ritorno del logo alla Samp: "Già fatto, ho il contratto in tasca. Il marchio rientra a casa. Abbiamo raggiunto l'accordo con Banca Intesa e ci accolliamo parte del debito. Gli accordi di Intesa con Ssh e con eventuali terzi sulle garanzie precedenti, non sono di nostra competenza".
     

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