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    Mancini, un addio che porta a un bivio: tra l'offerta monstre saudita e il periodo sabbatico

    Mancini, un addio che porta a un bivio: tra l'offerta monstre saudita e il periodo sabbatico

    • GS
    Un fulmine a ciel sereno: Roberto Mancini ha rassegnato le dimissioni da Commissario tecnico della Nazionale maggiore italiana. Una notizia clamorosa, inaspettata, frutto dei pensieri di una lunga nottata da parte dell’ex CT e resa ufficiale dalla sua decisione e dal comunicato stampa da parte della Federazione. Varie le motivazioni che possono aver spinto Mancini a lasciare il suo ruolo di rilievo all’interno dell’organigramma della FIGC. Nel corso degli ultimi giorni, infatti, era stato anche nominato responsabile e coordinatore dalla Nazionale A sino all’Under 20. Alcune divergenze hanno reso impossibile continuare un’avventura che, comunque, al di là della mancata qualificazione allo scorso Mondiale, aveva riportato l’Italia sul tette d’Europa in quell’estate di notti magiche del 2021. Ora sarà caccia al prossimo CT: Gravina sarà chiamato a riempire il vuoto lasciato da Mancini. Ma se la Nazionale ha bisogno di una nuova guida, quale sarà il futuro di Mancini?

    DUE IPOTESI: ANNO SABBATICO O… – Se le motivazioni del suo addio alla panchina dell’Italia possono essere plurime – i primi rumors parlano di un ex CT ormai stanco, nervoso, in disaccordo con i vertici della FIGC sulle scelte effettuate per il nuovo staff (su tutte, le dimissioni del suo braccio destro Alberico Evani) – gli scenari riguardanti il suo futuro, in realtà, si contano sulle dita di una mano. Le ipotesi, sostanzialmente, sono due: la prima ci riporta verso la stanchezza mentale di cui l’ex Inter e Manchester City soffrirebbe. Un periodo sabbatico, dunque, sarebbe l’ideale per ricaricare le pile, riprendere energie e ripartire con una nuova avventura di assoluto livello. Impossibile non pensare a un Roberto Mancini nuovamente sulla panchina di una big di Premier League, uno dei suoi sogni rimasti nel cassetto. Tant’è vero che, alcuni retroscena, ci riportano di un ex CT amareggiato di non aver accettato l’incarico con il Tottenham – come anticipato e riportato dai colleghi di Libero - dopo l’impresa di Euro 2020, picco dell’avventura in Nazionale. Una pausa, quindi, un periodo di allontanamento dal mondo del calcio, in attesa di un’opportunità in un club importante. O magari in un’altra Nazionale.

    … IL POST RENARD – Nello specifico, c’è una Nazionale, in particolare, che sta cercando una nuova figura per ricostruire (o meglio costruire) l’avvenire, prendendosi di forza il palcoscenico internazionale. Dopo che Hervé Renard ha deciso di lasciare l’incarico di CT sulla panchina dell’Arabia Saudita – unica Nazionale a sconfiggere, durante la prima partita del girone, l’Argentina campione del Mondo in Qatar – e di intraprendere la carriera di CT della Francia femminile (appena uscita dai Mondiali), l’universo saudita, in questi mesi, è rimasto alla ricerca di una figura di spicco, pronta a guidare l’epoca rinascimentale del calcio arabo. Un calcio, quello saudita, che grazie alle ingenti (o illimitate) risorse economiche sta portando nel suo campionato giocatori di primissimo livello (Cristiano Ronaldo, Benzema, Kanté e così via). Ma il fondo PIF ha intenzione di risollevare anche l’intero movimento calcistico, puntando su nuove infrastrutture, sui giovani e su tutti gli strumenti che possano permettere ai loro talenti grezzi di diventare le future gemme del calcio mondiale. E chi meglio di Mancini, dunque? Commissario che ha scelto di sposare un progetto giovani con l’Italia, facendo debuttare una quantità innumerevoli di calciatori. E una proposta, a quanto filtra, sarebbe già arrivata sul tavolo di Mancini. Un’offerta pluriennale da ben 18 milioni a stagione per diventare il selezionatore del nuovo El Dorado calcistico. Pausa o immediato ritorno in panchina? Il pressing saudita è forte, il corteggiamento è serrato. Per Mancini è subito bivio.

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