Roberto Mancini non è del tutto convinto di ripresentarsi ai nastri di partenza della prossima stagione alla guida dell'Inter, nonostante un altro anno di contratto a oltre 4 milioni di euro di ingaggio. Vuole essere convinto dal progetto che gli presenterà la società, chiamata ancora una volta a fare i conti col Fair Play finanziario e con la necessità di sacrificare una o due pedine per fare mercato. Il tecnico jesino ha ribadito più volte la necessità di toccare il meno possibile la struttura della squadra, mantenendo i due centrali di difesa Miranda e Murillo, Brozovic come perno del centrocampo, Perisic e Icardi per l'attacco.
Il presidente Erick Thohir ha ribadito una volta di più di nutrire fiducia massima in Mancini e di voler ripartire da lui per costruire un'Inter ancora più forte, che possa tornare a competere per il vertice. Ieri c'è stato un contatto telefonico tra i due, prima che Mancini partisse da Roma alla volta degli Stati Uniti per qualche settimana di vacanza (ne approfitterò per recarsi a Washington dove il figlio Andrea gioca con la maglia del DC United, club sempre di Thohir) e non è escluso che, subito dopo la finale di Champions League del prossimo 28 maggio e prima che il presidente nerazzurro faccia il suo ritorno in Italia, possa verificarsi un summit a Milano per fare il punto sulle strategie di mercato per l'anno che verrà.