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Inter, Mancini: 'C'è chi ha speso più di noi'
Due vittorie in campionato alle prime due giornate: un inizio sprint che fa bene al morale e alla convinzione della squadra?
Possono servire per avere più confidenza, ma in campionato le prima 6-7 partite sono sempre di assestamento. E’ importante iniziare bene perché si acquisisce confidenza, però poi bisogna continuare a lavorare sodo e duro.
Si è chiuso il mercato con tre grandi colpi last minute: Ljajic, Felipe Melo e Alex Telles. E' soddisfatto delle operazioni concluse?
Sì, sono soddisfatto, visto che il mercato è strano e particolare e non sempre si riescono a raggiungere tutti gli obiettivi. Noi siamo stati bravi a gestire tante cose, abbiamo rinforzato la squadra con dei giocatori bravi. Adesso è importante metterli insieme.
L'Inter è tornata ad avere un'età media competitiva: è tra le squadre con le rose più "giovani". Un segnale molto chiaro per il futuro? E’ una squadra giovane e lo era già lo scorso anno. L’Inter ha un’ottima base per il futuro e insieme a qualche altro giocatore di esperienza penso si possa far bene.
Molti dei nuovi acquisti hanno detto di aver scelto l'Inter perché la allena Mancini e perché con Mancini si "vince"... Che ne pensa?
Questo mi fa piacere, credo che però abbiano scelto l’Inter perché è un grande club, una società con una storia importante. E poi si vince quando si hanno dei buoni giocatori e adesso noi li abbiamo, anche se molti sono arrivati nelle ultime settimane e c’è bisogno di assemblarli bene.
Diverse big del campionato si sono rinforzate in questa finestra di mercato con colpi di livello internazionale: può essere un segnale di ripresa del calcio italiano?
Sì, questo è importante: è importante che le squadre siano tornate a spendere. Nonostante noi passiamo come la squadra che ha comprato più giocatori, in realtà credo che siamo almeno la quattordicesima o la quindicesima. Prima dell’Inter ci sono tanti altri club che hanno comprato molti più calciatori di noi, anche 13, 14 o 15 acquisti!
Alla Roma è arrivato Dzeko che lei conosce bene avendolo avuto al Manchester City: contro la Juventus ha già dimostrato di cosa è capace, il suo approdo in Serie A può cambiare gli equilibri del campionato? Edin per me è uno dei centravanti più forti d’Europa: l’ho preso io al City dal Wolfsburg e da noi ha fatto benissimo. Oltre ad essere un bravo ragazzo, è un grandissimo centravanti e farà tantissimi goal in Italia.
Dopo la sosta c'è il derby: in estate ne ha persi due "amichevoli", ora però si fa sul serio: battere il Milan non solo per la supremazia cittadina, ma per dare continuità alle prime due vittorie che hanno portato l'Inter in cima la classifica, unica big tra le grandi di serie A?
Soprattutto per dare continuità ai risultati! E’ una partita particolare che va affrontata con il giusto equilibrio e con la giusta mentalità. Sicuramente a noi serve per dare continuità ai risultati.
In questo anno il suo sito e i suoi social hanno ricevuto molti apprezzamenti e sono molto seguiti quali sono state le cose positive/ negative oppure ha qualche aneddoto da raccontarci.
All’inizio non ero molto pratico, adesso lo sono sicuramente di più. Quella con i social la trovo un’esperienza positiva, sono simpatici: mi fa piacere il seguito di così tanti tifosi. Mi piace meno quando ci sono quelli che insultano o si esprimono utilizzando parolacce. Le critiche vanno bene, ma bisogna stare entro certi limiti, senza esagerare.
Per Natale ha annunciato una suo progetto molto interessante, il lancio di un’App che cosa ci può anticipare? L’applicazione riguarderà la metodologia dei miei allenamenti e altre cose importanti che poi scoprirete. L’uscita è prevista tra dicembre e gennaio e spero possa essere utile sia ai tifosi di calcio, per i quali ci saranno diverse cose interessanti, sia agli allenatori, da quelli che lavorano con i bambini a quelli che guidano le squadre senior per i quali ci saranno tante cose da guardare e da usare.